Concorso Stem 2022: rinuncia al ruolo in altra Regione, cosa fare con l’abilitazione
C’è molta attesa per il concorso ordinario per le discipline STEM A020, A026, A027, A028, A041. Sono stati infatti riaperte le domande di partecipazione, che possono essere presentate fino al 16 marzo 2022. I candidati dovranno fare riferimento all’apposita sezione del Ministero.
I posti disponibili
Il bando mette a concorso 1.685, che si dividono tra le regioni e le singole classi di concorso. I posti disponibili derivano dai residui del precedente concorso STEM 2021 in base al Decreto Sostegni bis. Ma va tenuto anche conto che ci sono procedure ancora non concluse.
Potrebbero esserci anche altri posti che potrebbero residuare dalle immissioni in ruolo 2021/22 in seguito alle assunzioni da prima fascia GPS. Questi posti andrebbero a confluire nel nuovo concorso straordinario per docenti con tre anni di servizio. La prova disciplinare non è ancora stata fissata, l’unica certezza è che le prove si svolgeranno non oltre il 15 giugno 2022.
La scelta della Regione
I candidati al concorso hanno la possibilità di scegliere unicamente una regione. All’interno di una stessa regione è possibile scegliere unicamente una classe di concorso della scuola secondaria di primo grado e massimo una classe di concorso di II grado.
Questo è un elemento importante da tenere in considerazione, perchè nel momento in cui si compila la domanda si dovrà selezionare come prima cosa la regione di partecipazione. Il passo successivo è poi costituito, all’interno della regione, dalla scelta delle classi di concorso disponibili.
Ma ci sono anche classi di concorso con zero posti
Le Regioni con zero posti
AO28 Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto
A041 Basilicata, Calabria, Sicilia, Umbria
A027 Sicilia Veneto
Chi avrebbe voluto partecipare per una classe di concorso che in una data regione risulta a zero, dovrà cambiare programma. Infatti in quelle regioni, per queste classi di concorso, la procedura non sarà avviata.
Non è nemmeno possibile partecipare in una regione con zero posti, solo al fine di conseguire l’abilitazione. Ricordiamo infatti che il bando assicura l’idoneità ai docenti che superano le prove del concorso.
Sarebbe stato possibile se si fosse trattato di un “concorso per l’abilitazione”. Non è questo il caso. Ci troviamo difatti di fronte a un concorso per posti a tempo indeterminato.
La rinuncia al ruolo
Dunque se si vuole l’abilitazione, anche se non si è interessati ad altra regione e nella propria non c’è disponibilità, bisogna scegliere una regione con posti banditi, con tutte le difficoltà che ovviamente e comprensibilmente comporta lo spostamento, per poi rinunciare al ruolo. La buona notizia è infatti che la rinuncia consente di conservare l’abilitazione ma non ha effetti sulla carriera.
Inoltre l’abilitazione ha valore nazionale e non ha limiti regionali e può essere spesa per
- l’inserimento in prima fascia delle graduatorie provinciali e di istituto GPS delle scuole statali
- l’assunzione a tempo indeterminato nelle scuole paritarie
- la partecipazione ad altri eventuali futuri concorsi, anche per altro grado di scuola
Per i docenti di ruolo l’abilitazione permette
di richiedere il passaggio di cattedra/ruolo
e attribuisce un tesoretto di 12 punti per graduatorie interne di istituto (a queste condizioni) ed eventuale mobilità.