Il prossimo anno scolastico si avvicina e in vista di settembre cresce l’attesa per le immissioni in ruolo scuola secondaria per l’anno scolastico. 2022/23. Immissioni in ruolo che dipendono da diverse graduatorie e si dividono in fase ordinaria e fase straordinaria.

Le percentuali di assegnazione

Con la fase ordinaria si procede alle assunzioni attingendo dalle graduatorie ad esaurimento (GaE) e dalle graduatorie di merito (GM) concorsuali. Si resta ancora in attesa di conoscere i posti residuati dalle assunzioni a.s. 2021/22 da assegnare ai docenti vincitori del concorso straordinario 2021.

Come funziona la fase ordinaria

La fase ordinaria prevede immissioni in ruolo che attingano per metà dalle graduatorie ad esaurimento e per l’altra metà dalle graduatorie di merito concorsuali. Se la graduatoria di un concorso (per titoli ed esami) risulta esaurita e ci sono posti ad esso assegnati, vengono sommati a quelli assegnati alla corrispondente GaE. Si tratta di posti da reintegrare una volta avviata la procedura concorsuale successiva.

Se la graduatoria ad esaurimento risulta esaurita o insufficiente, per i posti ad essa assegnati si procede a nomina dalle graduatorie concorsuali.

Le graduatorie di merito

Per quel che riguarda la metà dei posti riservati alle GM, i criteri sono:

• GM 2016: tutti i posti vacanti e disponibili destinati ai concorsi;
• GM 2018: per l’a.s. 2022/23, il 60% dei posti che residuano dalle assunzioni da GM 2016; quindi si procede ad assumere dalle GM 2018, soltanto se restano posti non attribuiti dalle GM 2016. Lo scorso anno, la percentuale destinata a tali GM (2018) doveva essere l’80%, innalzata poi al 100% dal decreto sostegni-bis; per quest’anno, fatte salve eventuali nuove deroghe al predetto decreto e come sopra indicato, la percentuale sarà del 60%;
• Fascia aggiuntiva GM 2018, se residuano posti dalla predetta GM 2018;
  GM concorso straordinario 2020 e GM concorso ordinario 2020: al termine delle immissioni in ruolo da GM 2016 e da GM 2018 (compresa la fascia aggiuntiva), i posti residuati da tali procedure (compresa la quota non assegnata dalla GaE e confluita nella quota assegnata ai concorsi) sono suddivisi al 50% tra il concorso straordinario 2020 e il concorso ordinario.