Ata

Aumento stipendio personale Ata: 5mila euro in meno l’anno rispetto ad altri dipendenti pubblici

Non ci sono ancora novità ufficiali per quel che riguarda il tanto atteso rinnovo del contratto collettivo nazionale della scuola. Un contratto he dovrà necessariamente contenere modifiche significative per quel che riguarda il trattamento del personale ATA e dei facenti funzione Dsga, incentrando le nuove norme sulla valorizzazione nell’inquadramento professionale al momento del tutto paralizzato.

Pressione sul Governo, ma le risorse sono limitate

I sindacati in questo senso continuano a vigilare e a mettere pressione nei confronti del governo, partendo dal presupposto che gli aumenti stipendiali di cui si è parlato, rappresentano un traguardo minimo che non soddisfano ne le parti sociali ne i diretti interessati.

Ma che rappresentano l’unica strada percorribile se si considera le risorse limitate a disposizione del Governo e a cascata del ministero. Risorse limitate, come dimostra anche la difficoltà nel prorogare i contratti Covid in scadenza a fine marzo.

Tra i sindacati più attivi in questo senso c’è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief che in un’intervista all’agenzia Teleborsa, ha ribadito come sia necessario “rivedere i profili professionali per il personale ATA, per i collaboratori scolastici e gli assistenti tecnico-amministrativi, ma anche per i direttori dei servizi generali amministrativi”.

Inquadramento dei Dsga

Secondo il sindacalista autonomo, con il nuovo Contratto collettivo nazionale del lavoro “bisogna inquadrare i Dsga nell’area della dirigenza ed anche cambiare i livelli stipendiali del personale ATA, andando a riconoscere quelle figure professionali di coordinamento che esistono nel contratto da trent’anni, ma mai sono stati applicati per valorizzare finalmente una figura essenziale nella scuola dell’autonomia”.

Stipendi inadeguati rispetto ad altri lavoratori pubblici

Non solo. Anief spinge affinchè al personale Ata vadano assegnate più risorse e almeno una parte delle indennità di sede, incarico e rischio biologico. Non ci sono solo gli aumenti stipendiali da contratto in agenda, ma anche la necessità di prevedere maggiori progressioni di carriera, i cosiddetti “scatti” stipendiali. I 100 euro di aumento medi previsti, sul quale a breve si avvierà la trattativa con i sindacati, non appena il Ministero invierà l’Atto d’indirizzo all’Aran, per il personale Ata rappresentano infatti una somma assai più ridotta: lo stipendio annuo di amministrativi, tecnici, ausiliari e tutti gli altri Ata sono inferiori di circa 5-6mila euro rispetto a quelli degli altri lavoratori pubblici. Altro tema caldo quello del pensionamento anticipato per gli Ata.