Scuola

Aggiornamento Gps 2022: ufficiale in Primavera, ora spazio ai Pas

L’aggiornamento delle Gps si farà. Nonostante le difficoltà di un iter di approvazione di quella che sembrava una procedura scontata, ma che alla fine non si è rivelata tale, i precari possono tirare un sospiro di sollievo: non dovranno aspettare altri dodici mesi per aggiornare la propria posizione o per inserirsi in graduatoria.

Una soluzione difficile

Merito dell’impegno politico di chi ha sempre creduto nell’importanza di non disattendere un appuntamento così importante. E così le forze politiche della maggioranza hanno trovato l’accordo confluito nel testo dell’emendamento al Sostegni Ter riformulato e approvato in commissione cultura e istruzione del Senato.

Un risultato che sembrava difficile da raggiungere dopo quello che era accaduto soltanto poche settimane fa, con la spaccatura avvenuta nel corso dell’approvazione del decreto milleproroghe lo scorso mese di febbraio, Lega M5S e Pd hanno trovato l’intesa.

Aggiornamento in Primavera

La situazione verrà risolta da un’ordinanza ministeriale che consentirà di regolamentare il meccanismo delle Gps per le supplenze e non il nuovo Regolamento. Poi il prossimo aggiornamento ci sarà fra due anni. Non c’è ancora una data ufficiale per il 2022, ma il tutto dovrebbe concludersi prima dell’estate.

«Diventa concreto il primo degli obiettivi “immediati” della Lega annunciati lo scorso 5 marzo per gli insegnanti. Si tratta dell'”intesa trasversale – indipendentemente dalla conclusione in tempo utile dell’iter del nuovo regolamento – per garantire già quest’anno l’aggiornamento di graduatorie per le supplenze (Gps) e graduatorie ad esaurimento (Gae), con allineamento su base biennale”.

Ora tocca ai Pas

A questo, infatti, porta la riformulazione concordata con il ministro dell’Istruzione di tre emendamenti rispettivamente di Lega, M5s e Pd al decreto Sostegni ter approvata questa notte in commissione Bilancio al Senato. Primo esempio di collaborazione, che apre scenari finora impensabili. L’intesa potrebbe in particolare replicarsi sulla questione della riattivazione dei percorsi formativi abilitanti all’insegnamento (Pas), propedeutici allo sviluppo della “fase transitoria” per il superamento del precariato cronico. Avviare – com’è successo – il concorso della scuola secondaria senza riattivare tali percorsi, per molti docenti di lungo corso ma precari può comportare la perdita del lavoro. Si rischia cioè la dispersione di un enorme patrimonio d’esperienza oltre che l’ennesima emergenza sociale». Lo dichiara il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama.