Abolizione Green Pass: via le restrizioni anche con 200mila casi al giorno
Mancano due settimane alla fine dello stato di emergenza legato alla pandemia, e nei prossimi giorni si saprà di più circa le intenzioni del Governo di allentare le restrizioni con cui gli italiani hanno dovuto convivere negli ultimi due anni. Difficile che scompaiano tutte da un giorno all’altro, anche perchè proprio negli ultimi giorni si sta assistendo a un nuovo aumento dei contagi, che fortunatamente non corrispondono a una maggiore pressione sugli spedali in termine di ricoveri e di ricorso alle terapie intensive.
La road map delle prossime settimane
Le mascherine all’aperto sono già state eliminate, difficile che si rinunci a quelle nei luoghi chiusi per il momento. Ma il tema più delicato è quello del Green Pass: probabile che restino in piedi per le prossime settimane una serie di restrizioni legate ai luoghi pubblici, sia all’aperto che al chiuso, con l’auspicio di un allentamento ulteriore in concomitanza con l’estate, se le statistiche dovessero suggerire che c’è la possibilità di farlo.
Il Green pass deve essere mandato in soffitta
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, si dice convinto che sia il momento di rimuovere pressochè integralmente tutte le restrizioni con cui ci siamo abituati a convivere negli ultimi due anni: “Il virus circola e aumentano i contagi che potrebbero anche salire a 100-200 mila al giorno ma dovremo abituarci a questo su e giù. Se questo incremento non porta a un aumento dei ricoveri da malattia grave non dobbiamo preoccuparci e quindi si deve aprire tutto. Il Green pass deve essere mandato in soffitta, mentre terrei l’obbligo di vaccino per over 50 fino al 15 giugno”.
Lo evidenzia all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, in vista della cabina di regia e il Consiglio dei ministri sulla road map per l’alleggerimento delle misure. “Ma togliamo il Green pass, non solo il super ma anche quello base. La maggioranza delle attività deve essere usufruibile per tutti. E poi togliere le mascherine e tornare alla vita di prima“.