Assunzioni da prima fascia GPS: addio prova finale, subito contratto a tempo indeterminato
I sindacati stanno insistendo con il ministero affinchè i docenti assunti da prima fascia GPS non debbano più sostenere la prova finale. Flc Cgil ha inviato al Ministero dell’Istruzione una richiesta per discutere della questione, in particolar modo per far venire meno la prova finale prevista per i docenti coinvolti nelle assunzioni da prima fascia GPS.
Un passaggio da eliminare
Al momento infatti questi docenti dopo l’anno di prova con contratto a tempo determinato sono soggetti a valutazione del servizio svolto e a prova disciplinare, propedeutica alla conferma in ruolo.
I sindacati spingono per eliminare questo passaggio in modo da semplificare la procedura attraverso un ricongiungimento con il percorso dell’anno di prova e formazione.
I docenti assunti da GPS infatti sono sottoposti a
- comitato di valutazione, con esito positivo dell’anno di prova
- commissione esterna per effettuare una seconda prova disciplinare, un colloquio. In caso di esito negativo si decade dalla possibilità del ruolo.
Il colloquio di idoneità
La prova disciplinare consiste in un “colloquio di idoneità” finalizzato a verificare
– per l’insegnamento su posto comune (per tutti i gradi di istruzione), il possesso e corretto esercizio, in relazione all’esperienza maturata dal docente e validata dal superamento dell’anno di formazione inziale e prova, delle competenze culturali e disciplinari, riguardanti i nuclei fondanti delle discipline di insegnamento sottese ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dai vigenti ordinamenti;
– per l’insegnamento sui posti di sostegno (per tutti i gradi di istruzione), il possesso e corretto esercizio, in relazione all’esperienza maturata dal docente e validata dal superamento dell’anno di formazione iniziale e prova, delle conoscenze e competenze finalizzate a una progettazione educativa individualizzata che, nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento e delle esigenze di ciascun alunno, individua, in stretta collaborazione con gli altri membri del consiglio di classe, interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione e la piena valorizzazione delle capacità e delle potenzialità possedute dal soggetto in formazione.
La valutazione
Il colloquio
è valutato da una commissione esterna alla scuola di servizio del docente;
si conclude con un giudizio di idoneità o di non idoneità;
se valutato negativamente (quindi con un giudizio di non idoneità), comporta la decadenza dalla procedura e l’impossibilità di trasformare a tempo indeterminato il contratto.
Le prove disciplinari termineranno entro luglio 2022.
Assunzione a tempo indeterminato
Solo alla fine di questo percorso, i docenti assunti da gps otterranno un contratto a tempo indeterminato con effetto retroattivo alla data di inizio del servizio con conferma in ruolo nella stessa istituzione scolastica presso cui il docente ha prestato servizio a tempo determinato. In caso la prova finale non sia valutata positivamente, non ci sarà il contratto a tempo indeterminato e il servizio prestato vale come supplenza.
Sarebbe la cosa più logica e giusta da compiere. Ricordiamo che gli specializzati sostegno hanno affrontato già un concorso pubblico (che consta di una prova preselettiva, una scritta e una orale) per accedere al corso di specializzazione (con diversi esami da affrontare, tirocinio, tesi finale).
Ci permettessero di affrontare e concludere l’anno di prova con serenità.
Sarebbe una bella beffa se assumono il personale Covid e non i precari da oltre 3 anni di servizio.
Dove sono i sindacati!!!
Mi farebbe piacere se questo commento lo leggesse il Ministro dell’istruzione e tutti i componenti del Governo. Come può il TAR del Lazio annullare le sentenze per gli insegnanti precari che avevano superato la prova sia scritta che orale con la dirigente scolastica passando di ruolo, e dopo due anni e più di servizio in ruolo, gli arriva una circolare in classe dove stavano insegnando ai bambini, che sono licenziati dal ruolo e restando come supplente fino al 30 giugno. Una vergogna così solo in Italia si può trovare, in altre parte del mondo tutto questo non succedeva. Nella attesa che il sindacato o chi per loro , facciano qualcosa per questi insegnanti precari che si sono visti il ruolo in fimo , dopo anni e anni di precariato. Grazie per l’attenzione.
Anche secondo me sarebbe corretto abolire l’anno di prova. Un docente che raggiunge questo ha alle spalle la formazione universitaria, la formazione nelle discipline antropologiche e psicopedagogiche, formazione obbligatoria e non in itinere e anni di esperienza in classe e alla fine pure l’anno di prova, secondo me va abolito!
Sono un’ insegnante specializzata scuola dell’infanzia, noi che terminiamo con successo il TFA affrontiamo già una procedura concorsuale per entrare superando ben tre prove a cui aggiungere gli esami dei relativi insegnamenti, laboratori, dossier, tesi, tirocinio diretto ed indiretto.
Mi sembra sinceramente più che sufficiente, siamo già stati selezionati.
I sindacati sono gli stessi che nel 2002 hanno riformati le classi di concorso eliminando la laurea in ingegneria dall’insegnamento di Matematica e Osservazioni scientifiche dopo che hanno sostenuto due esami di Analisi due di Geometria due di Fisica uno di Chimica e continuano a non avere Vergogna.