Scuola

Carta del docente 2022: anche ai precari, con 3000€ di arretrati

La carta del docente spetta anche agli insegnanti precari. Proprio mentre la Regione Lazio prende l’iniziativa di un bonus tra i 400€ e i 600 € per l’aggiornamento professionale riservato a chi ha un contratto a tempo determinato, anticipando i tempi, arriva una nuova sentenza che estende questo diritto e riconosce il risarcimento per gli anni non goduti. Un giudice di Torino ha dato dunque ragione a un precario sancendo il riconoscimento al bonus e concedendo i 3mila euro di risarcimento per gli anni precedenti.

La sentenza del consiglio di stato

La decisione del Giudice del Lavoro fa seguito alla sentenza del Consiglio di stato che ha concesso il bonus ad un docente precario di religione cattolica. A breve dunque il diritto potrebbe essere ufficializzato a livello di legge per tutti i precari.

La sentenza ordina il pagamento dei 500 euro dell’annualità corrente, più quelli delle cinque supplenze annuali precedenti, per un totale di 3mila euro di risarcimento. Nella sentenza si legge che “il docente a tempo determinato” deve avere il “beneficio della c.d. Carta del docente, atteso che ai sensi degli artt. 63 e 64 del CCNL di categoria l’Amministrazione scolastica ha l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio”, tra le quali certamente può comprendersi la Carta del docente”.

A cosa serve il bonus

La carta del docente è “un bonus da utilizzare per l’acquisto di libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o per iscriverti a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso i Ministeri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”.

Il giudice del Tribunale di Torino spiega che “il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1842/2022, nel riformare la sentenza del TAR Lazio che aveva ritenuto legittima l’esclusione da parte del Ministero dell’Istruzione dei docenti a tempo determinato dal beneficio della carta elettronica del docente, ha ritenuto, con argomentazioni del tutto condivisibili, che il sistema adottato dal Ministero convenuto determini una sorta di formazione “a doppia trazione”, ossia quella dei docenti di ruolo, la cui formazione è obbligatoria, permanente e strutturale e quindi sostenuta sotto il profilo economico con l’erogazione della Carta, e quella dei docenti non di ruolo, per i quali non vi sarebbe alcuna obbligatorietà, e, dunque, alcun sostegno economico”.

Anche gli arretrati

In conclusione, “deve, dunque, accertarsi il diritto del ricorrente ad usufruire del beneficio economico di euro 500,00 annui tramite la Carta elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, con condanna dell’Amministrazione convenuta al pagamento in favore del ricorrente, per gli anni scolastici dal 2015/16 al 2020/21 della complessiva somma di € 3.000,00 (€ 500,00 per ciascun anno), oltre accessori come per legge”.