Concorso ordinario scuola secondaria: strage di candidati, boom di bocciature
Un po’ come accaduto qualche mese fa con il concorso Stem, anche in occasione del tanto atteso concorso ordinario della scuola secondaria, fermo per quasi due ani a causa della pandemia, si sta assistendo a una situazione paradossale. una selezione eccessivamente severa dei candidati che sta portando moltissimi del circa mezzo milioni di candidati, già dopo la prima prova, a risposte multiple, a essere falcidiati e a dover dire addio alla speranza di superare il concorso.
Percentuali non oltre il 5%
I casi limite riguardano le commissioni che sono riuscite a far registrare zero ammessi, non va meglio in molte altre realtà che non sono adnate oltre il 5%. Non va meglio in Puglia, dove per la classe di concorso di Inglese – AB24 e AB25 – ha superato la prova un quarto dei partecipanti. Sempre in Puglia, fa notizia ciò che è accaduto con la A022 (Italiano, Storia, Geografia nella scuola secondaria di primo grado), con la prova computer based del 21 e 22 marzo superata soltanto da 87 aspiranti docenti su circa 2.300 candidati. Significa che non più del 3,7% di partecipanti allo scritto potrà svolgere l’orale.
Una formula da rivedere
I sindacati non restano insensibili di fronte alla situazione e come nel caso di Anief definiscono quello che sta accadendo la conferma che i concorsi, ordinari e straordinari, organizzati dall’amministrazione hanno una formula da rivedere. “Se si organizza una procedura concorsuale ordinaria per assumere oltre 30mila docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, anche di sostegno, e poi selezionarne all’orale meno del 10%, c’è qualcosa che non va nel modo di selezionare”, dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Rivedere il sistema di reclutamento
Il sindacalista autonomo non nasconde la delusione: “non bastava la mancata apertura della graduatoria di merito con tutti gli idonei, per superare la quale abbiamo presentato un emendamento al decreto Sostegni ter: ora siamo arrivati al paradosso di avere quasi tutti bocciati. Se ci ritroviamo con centinaia di migliaia di respinti, nemmeno meritevoli di essere ascoltati all’orale, forse sono le prove il problema: delle domande impostate male, probabilmente non previste nemmeno dal programma o perlomeno non pertinenti. È sempre più chiara la necessità – conclude Pacifico – di rivedere il sistema di reclutamento, aprendo al doppio canale, che salvaguardi i precari con oltre 24-36 mesi sulla metà dei posti liberi, e che non si accanisca gratuitamente sui candidati andando addirittura a respingere persone preparate e competenti”.
Affato, egregio Marcello Pacifici, il problema non sta nelle domande formulate nei vari test, bensì nella diffusa impreparazione, figlia di una scuola del tutto insufficiente, diventata un diplomificio. Smettiamola di giustificare questi “poveri” ragazzi, studino di più e con maggiore serietà. Certo la colpa non è tutta loro: sono ormai disabituati all’impegno, tanto oggi persino una laurea non si nega a nessuno. Ma per accedere al mondo del lavoro occorre ben altra preparazione. D’altronde se una percentuale sia pure minima ha superato lo scritto, vuol dire che i quesiti posti potevano essere superati.
La prova poteva essere superata anche “tirando a caso” le risposte xchè non era prevista penalizzazione per quelle errate. Se lei avesse letto le domande saprebbe che erano nozionismo da Settimana Enigmistica sicuramente non adatte a valutare la preparazione (questo senza voler svalutare chi lo ha superato, tra cui sicuramente c’era chi si è impegnato molto ed è eccellentemente preparato)
Mi permetto di rispondere al signor Claudio…ci vada lei come abbiamo fatto noi, a farsi mortificare da quiz del tipo chi vuol essere milionario, dopo tanti anni di studio e insegnamento, ritrovarsi non idonea è stato come aver fatto un gratta e vinci e trovare scritto che dovevo io dei soldi a loro. Parlare senza cognizione di causa, offendere in maniera gratuita non è da educatori… speriamo non sia un docente, altrimenti non ci salviamo proprio più!
Sono il papà :mia figlia laureata in Scienze Statistiche ed Economiche .Insegna matematica alle superiori,ormai da oltre dieci anni. È ancora precaria!..Non riesce a superare,dopo aver studiato tantissimo i concorsi .
Perché invece di farci selezionare da queste persone che fanno quiz di cui non conoscono la nostra materia (comprensibile per come vengono svolte le domande) mettono la terminologia luminecsenza in arte quando questa viene adottata per la parte del restauro pittorico e già qui si comprende l’ignoranza totale della materia tra arte e disegno e restauro andate a studiare voi non selezionate chi la materia già la conosce) non adottate un altro metodo di selezione per chi deve avere l’abilitazione e entrare di ruolo? I dirigenti non sono all’altezza perché spesso sanno meno dei docenti e non sono spesso aggiornati su le leggi che gli competano. Secondo bse prendono di mira un insegnante gli rendono la vita impossibile.un idea : fate fare il tirocinio di un anno a coloro che devono prendere l’abilità e fate giudicare ai genitori.Chi meglio di loro possono dare un loro parere senza secondi fini! Potrebbe essere un idea .plSi avrebbe risparmio a pagare del altro personale inutile si alleggerebbero i dirigenti e ovviamente i coordinatori di classe e il voto sarebbe più giusto. La scuola è di tutti è pubblica perché lasciare delle persone addette al ministro bianchi la facoltà di scegliere per chi deve fare certi quiz? O dare valutazioni.buona serata un artista nazionale che sta insegnando per moti di covid ho deciso di rientrare.
Il sistema di reclutamento non e’ meritorio visto che ci sono insegnati che da diversi anni insegnano.
Bisogna fare una verifica diversa da quella delle crocette , con accertamenti professionali sul campo.