Scuola

Tfa sostegno 2022: la distribuzione dei posti per regione in attesa di altri 64mila posti

L’attivazione del nuovo ciclo di Tfa sostegno conferma che poco è stato fatto per quel che riguarda gli interventi che dovrebbero consentire una migliore distribuzione e copertura dei posti a livello nazionale. Se l’attivazione del nuovo ciclo di Tfa sostegno 2022 e le date della prova preselettiva sono una buona notizia, non lo sono la conferma che anche quest’anno i corsi di specializzazione avranno una distribuzione poco omogenea, che porterà i posti a essere maggiori dove sono minori le possibilità di insegnare agli alunni con disabilità.

La distribuzione dei posti

Il decreto ufficializza l’attribuzione complessiva di 25.874 posti, e sancisce anche le disponibilità delle università per regione. Il Ministero ha reso nota la distribuzione dei posti, evidenziando che sulla scia di quanto avvenuto gli anni scorsi, anche quest’anno i posti maggiori si trovano negli atenei del Sud Italia.

Addirittura in Sicilia saranno disponibili 5000 posti, mentre in Lombardia solo 1.240. SI tratta di un confronto tra due regioni simili per grandezza ma molto diverse per contesto. E che fanno registrare una situazione molto differente. In Lombardia, dove la richiesta di insegnanti specializzati è molto alta, saranno assegnati pochi posti.

Nei prossimi due anni altri 64mila posti

Cisl Scuola ha evidenziato come gli insegnanti di sostegno forniti di titolo siano carenti soprattutto al Nord. Nell’anno scolastico in corso, a Nord si registrava il 63% del totale dei posti vacanti destinati al ruolo, di cui ne sono stati coperti a malapena il 20%. Il complessivo dei posti residui è pari 55.952.

“Cosa manca alle Università del Nord che non riescono ad attivare i posti necessari? Eppure sono università stimate; perché alcuni territori sono più attenti a queste esigenze e altri no? Sono in affanno o dimostrano scarso interesse ai temi dell’istruzione?“, si chiede la segretaria generale Cisl Scuola Ivana Barbacci, che prosegue: “finora nulla è cambiato, quindi il tema va nuovamente posto all’attenzione di tutti affinché nei prossimi due anni, che vedranno l’attivazione – finalmente – di altri 64.000 TFA, si possa raggiungere una distribuzione dei percorsi più equa e rispondente ai bisogni di tutti gli alunni del Paese“.

I dati del ministero

E ancora: “Tanti alunni con disabilità trovano in classe ogni anno docenti che insegnano sul sostegno privi di titolo; per loro sarebbe opportuno prevedere l’accesso diretto e garantito ai percorsi di formazione, per raggiungere la specializzazione e poter essere assunti in ruolo, così da garantire una continuità didattica sempre sbandierata a parole ma negata nei fatti da politiche sulla formazione che si rivelano del tutto inadeguate e prive di lungimiranza“.

Secondo i dati del ministero, ci sono circa 8 mila posti fra scuola dell’infanzia e primaria e 17 mila per la scuola secondaria.