Organico Covid: la buona notizia, pagamenti supplenti in corso
Non solo i fondi sono sufficienti per il rinnovo dei contratti facenti parte dell’organico covid, ma sarebbero in coro anche i pagamenti dei tanto attesi stipendi arretrati. Il ministero con una notizia fa chiarezza sulla situazione relativa alla proroga dell’organico Covid, che da qualche giorno vive di continui alti e bassi.
Via al pagamento degli stipendi
Altra notizia importante, che testimonia la disponibilità dei fondi, quella secondo cui il pagamento dei supplenti è in corso: il Ministero conferma che le risorse sono a disposizione e che i pagamenti stanno avvenendo. L’ultima emissione consentirà di coprire anche i pagamenti che risultavano finora mancanti e che saranno quindi visibili in busta paga.
L’allarme lanciato negli ultimi giorni da sindacati e forze politiche, infatti, lasciava temere che nonostante lo stanziamento del ministero, la proroga dei contratti fino alla fine dell’anno scolastico fosse tutt’altro che garantita.
Le risorse sono sufficienti
Il Ministero è voluto intervenire proprio per replicare alle notizie che riprendono dichiarazioni di sindacati e forze politiche secondo cui non ci sarebbero risorse sufficienti per garantire la proroga dell’organico per l’emergenza. Ricordiamo che l’organico covid comprende sia ATA che Docenti, per un totale di 55mila contratti circa, con una netta prevalenza dei contratti Ata.
La proroga vale fino al termine delle lezioni, così come previsto dal decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 marzo. E’ dunque vero che non ci sono fondi sufficienti per tutte le scuole? Il Ministero dell’Istruzione smentisce questa ipotesi, con una nota.
La trasformazione in organico di diritto
Secondo il ministero, le risorse stanziate risultano infatti sufficienti a garantire la copertura delle proroghe contrattuali, anche grazie a economie derivate dai precedenti stanziamenti, compresa l’ultima legge di bilancio.
Questo significa che c’è ampia copertura e garanzia affinchè l’organico per l’emergenza possa quindi portare avanti il proprio lavoro fino al termine delle attività didattiche. Così come previsto dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri. Sulla proroga anche per l’anno prossimo, con la trasformazione dell’organico di emergenza covid in organico di diritto, come chiesto dai sindacati, ci sarà invece ancora da discutere e trattare.