Supplenze Gps: chi abbandona il servizio resterà fermo due anni
Pesante sanzione per l’abbandono di servizio da parte dei supplenti in seguito alla convocazione. L’orientamento del ministero è quello di penalizzare gli insegnanti presenti nelle graduatorie provinciali delle supplenze che abbandonano il servizio a seguito della convocazione impedendo loro di essere destinatari di incarichi a tempo determinato per due anni. È la decisione del Miur che intende così procedere con un giro di vite nei confronti delle decisioni dei supplenti che in qualche modo possono mettere in difficoltà le scuole. La novità arriva in vista dell’aggiornamento delle Gps e delle graduatorie di istituto.
Verso un inasprimento delle conseguenze
Secondo Italia Oggi il Ministero è intenzionato a inasprire le conseguenze per coloro i quali abusano della pratica dell’accettazione della supplenza e del successivo abbandono, che va a costituire una problematica per le scuole oggetto dell’abbandono e per tutto il sistema. La decisione è stata presa in virtù dei dati in possesso del Ministero secondo cui ammontano a un milione e 600 mila gli abbandoni dall’incarico da parte di supplenti nominati dagli uffici, che poi non si sono presentati a prendere servizio.
Il problema è che al momento le sanzioni, secondo il testo attuale, sarebbero privi di copertura legge. L’ultima cosa di cui il ministero ha bisogno in questo momento è un aumento di contenziosi, con licenziamenti, nuove nomine, ricorsi ed eventuali reintegrazioni e risarcimenti in corso d’anno.
La normativa attuale
Secondo la normativa attuale, chi abbandona il servizio non perde il diritto di essere richiamato l’anno successivo per una supplenza.
Ora si resta in attesa di conoscere date e modalità per la presentazione delle domande. Dovrebbero essere consentite a breve e all’interno di una finestra temporale di circa tre settimane.
La domanda di aggiornamento delle Gps potrà essere presentata esclusivamente su Istanze online (per accedere serve SPID) nelle modalità indicate dal Ministero. Servirà, per l’accesso al servizio, il possesso di Spid.
La domanda sarà unica per tutte le classi di concorso alle quali si può accedere.
Limitare il numero delle domande
Ci sarà anche la possibilità di presentare domanda da parte dei candidati presenti nelle GPS del biennio 2020/22 e non ha punteggi di servizio o titoli da aggiornare. Il punteggio di cui si disponeva nelle GPS del biennio 2020/22 dovrebbe essere riconfermato. L’obiettivo è limitare il numero di domande che verranno presentate, riservando la procedura a chi ha nuovi nuovi titoli o a chi deve procedere con primo inserimento, con il titolo di accesso all’insegnamento.
Si dovrebbe anche poter inserire con riserva la specializzazione sostegno, da conseguire entro il 15 luglio 2022.
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