Tfa sostegno: via ai ricorsi per esclusi dalle prove preselettive del 24-27 maggio
Secondo il sindacato Anief, il Tfa sostegno è regolamentato da un decreto illegittimo. Per questo sono stati già avviati i ricorsi cui possono partecipare coloro i quali sono stati esclusi in seguito delle prove pre-selettive del 24-27 maggio, per elusione del giudicato.
Contrasto con una precisa sentenza del Consiglio di Stato
Il sindacato sottolinea anche come sia stato palesemente non considerato il vero fabbisogno di insegnanti di sostegno a livello territoriale. Un comportamento che si dimostra in palese contrasto con una precisa sentenza del Consiglio di Stato (n. 3655 del 21 maggio 2021) ottenuta sempre dal sindacato.
In sostanza, l’illegittimità del Tfa è data dal fatto che le soglie per l’accesso alle prove sono state pensate in base a un numero programmato erroneo. Si è infatti tenuto conto unicamente della proposta dell’offerta formativa degli Atenei e non dalle necessità degli alunni e dalla rilevazione della carenza di insegnanti specializzati.
Numeri eloquenti
Come spesso accade, sono i numeri a mettere in evidenza questo tipo di criticità. Ad esempio in Piemonte e in Emilia Romagna, come già accaduto in passato, nonostante ci siano 10 mila posti vuoti, sono stati banditi complessivamente 1.250 posti, poco più di un decimo del reale fabbisogno. Il sindacato ha ottenuto l’annullamento del DM 92/19 – oggi richiamato, insieme al DM 90/20 da parte dei giudici di Palazzo Spada per via del mancato dialogo tra l’amministrazione territoriale del ministero dell’istruzione e quella universitaria censurando il difetto di istruttoria.
Corsi per 90mila unità
Questo annullamento aveva avuto come conseguenza la nota MEF n. 5882/21 con cui si autorizzava il MI a bandire per il triennio corsi per 90 mila unità. Questa, in effetti, sarebbe la cifra giusta per soddisfare le necessità reali delle scuole. Ma si tratta di un numero che viene ripartito dl ministero lungo un intero triennio. Con il risultato che il numero di 25.874 bandito per il 2021/2022 diventa erroneo e insufficiente, con l’aggravante di una evidente sproporzione tra le regioni. Cosa che non fa altro che ignorare di fatto le reali esigenze delle scuole.
Via ai ricorsi
Per questa ragione, c’è la possibilità di ricorrere da parte di chi è stato escluso dalle prove pre-selettive tra il 24 e il 27 maggio 2022. C’è la possibilità di ricorrere al Tar per ottenere “l’obbligo dell’amministrazione di riesaminare la loro situazione ai fini della loro eventuale assegnazione negli ambiti territoriali ai quali aspirano”.