Aumento stipendi legato alla formazione docenti: cos’è il middle management
Sta suscitando discussione e interesse la nuova riforma del reclutamento, soprattutto per quel che concerne l’aspetto legato alla formazione dei docenti con una nuova formula basata sugli incentivi finalizzati a spingere i docenti a sottoporsi a corsi di alta formazione articolati in step di 4 anni. Incentivi legati agli aumenti stipendiali che dovrebbe portare al middle management.
Il nuovo sistema di formazione
Nella bozza è previsto che: “Al fine di promuovere e sostenere processi di innovazione didattica e organizzativa della scuola e rafforzare l’autonomia scolastica, la Scuola di Alta formazione di cui all’articolo 16- bis, nell’ambito delle proprie disponibilità, avvia programmi di formazione continua incentivata per attività formative inerenti alle figure professionali responsabili nell’ambito dell’organizzazione della scuola delle attività di progettazione e sperimentazione di nuove modalità didattiche“.
E’ specificato che “al fine di incentivarne l’accesso” alla formazione “è previsto un meccanismo di progressione salariale accelerata per gli insegnanti di ogni ordine e grado del sistema scolastico. Al superamento di ogni percorso di formazione si consegue in maniera anticipata la progressione salariale prevista dalla contrattazione nazionale attualmente legata esclusivamente all’anzianità di servizio, che rimane integralmente vigente“.
Cosa si intende per middle management
Ma cosa si intende per middle management? Lo spiega Bianchi: “Voglio segnalare il ruolo importante dei dirigenti scolastici e anche della struttura del middle manager, che deve reggere il lavoro dei dirigenti. Noi dobbiamo affrontare il tema avendo molto chiaro il ruolo fondamentale della scuola: l’educazione“, ha detto recentemente Bianchi.
“Dobbiamo avere un’amministrazione più efficiente e più capace di interpretare i tempi. Si creano delle gabbie che per essere operative devono essere agili“, aggiunge.
Un programma che non convince i sindacati, che vedono una commistione tra formazione e aumenti che dovrebbero gestiti a livello contrattuale non ideale. Flc Cgil sostiene che “sulla carriera dei docenti il Ministro Bianchi ha illustrato l’introduzione di un nuovo sistema da realizzare con il decreto: una proposta indecente che la FLC CGIL ha subito rigettato come irricevibile. Siamo di fronte infatti, alla solita invasione delle materie contrattuali dove, senza peraltro parlare di risorse, si vorrebbe introdurre per legge, saltando il tavolo negoziale, una serie di misure come accelerazione di carriera e formazione per il cosiddetto “middle management” e l’introduzione di nuove figure professionali“.