Incentivi salariali ai docenti: come si otterranno gli aumenti con la formazione
Uno degli aspetti più controversi della riforma del reclutamento docenti, oggetto di molte polemiche anche in virtù delle modalità con cui è stata approvata, è correlato alla decisione del Ministero di correlare gli incentivi erogati sotto forma di aumenti stipendiali ai corsi di formazione.
Come cambia la carriera dei docenti
Nelle intenzioni del ministro, la formazione in servizio deve diventare un aspetto fondamentale della carriera dei docenti. Per questo è necessario che sia organizzata in maniera continua e articolata in modo da assecondare l’innovazione dei modelli didattici. Si tratta di una visione strettamente correlata a quanto è emerso nel corso dei due anni di pandemia.
L’obiettivo è uniformare il tutto alla didattica innovativa immaginata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Uso critico degli strumenti digitali
La formazione sulle competenze digitali e sull’uso critico e responsabile degli strumenti digitali sarà parte della formazione già obbligatoria per tutti. Per questo, la decisione è stata quella di fare in modo che si svolga nell’ambito dell’orario lavorativo.
La riforma del reclutamento docenti prevede un sistema di aggiornamento e formazione basata su piano triennale, in modo da consentir ai docenti di acquisire conoscenze e competenze per progettare la didattica con strumenti e metodi innovativi. Ultimi beneficiari di questo percorso saranno gli studenti.
Incentivi salariali
Affinchè il tutto sia efficace, la formazione dovrà avvenire in orario diverso da quello di lavoro e potrà essere retribuita dalle scuole. Ma solo nel caso in cui questo preveda un ampliamento dell’offerta formativa. Qui entra in gioco il meccanismo che prevede incentivi salariali correlati alla frequentazione con profitto dei corsi. Gli insegnanti, infatti, saranno valutati nell’ambito di questi percorsi e potranno accedere, in caso di esito positivo, a un incentivo salariale.
I percorsi di formazione continua saranno organizzati dalla Scuola di alta formazione, organismo contestuale alla riforma. Dovrà anche dei percorsi di formazione di dirigenti e personale Ausiliario, Tecnico e Amministrativo.