Personale Ata: copertura di 2.288 posti di collaboratore scolastico
Il ministero dell’Istruzione è orientato a consentire la copertura di 2.288 posti di collaboratore scolastico e un aumento del numero degli Assistenti tecnici nelle scuole del primo ciclo. La posizione è emersa in seguito a un incontro con il sindacato Flc Cgil. Ministero e parti sociali hanno parlato anche delle prospettive per gli organici del personale ATA per il triennio 2022/2025.
L’intervento del Mef
Ci sarebbe anche l’intenzione da parte del Ministero di ripensare il riparto dell’organico ATA (decreto 181/2009) attraverso l’attuazione di un tavolo tecnico che discuta la situazione. L’obiettivo è riuscire ad attuare una proposta legislativa più equilibrata che consenta una migliore distribuzione dell’organico. Non deve però cambiare il tetto di spesa, altrimenti servirebbe un intervento del MEF.
Le richieste del sindacato
- revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole,
- proroga dei Contratti Covid per l’anno scolastico 2022-23,
- presenza di un Assistente Tecnico in ogni scuola del primo ciclo,
- incremento organico Collaboratori scolastici di 2.288 unita secondo l’impegno ministeriale soprarichiamato,
- reclutamento e stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto,
- emanazione del bando di concorso DSGA (ordinario e riservato),
- concorso riservato per gli Assistenti Amministrativi Facenti funzione di DSGA con tre anni di servizio nella funzione anche se sprovvisti di titolo di studio specifico,
- semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie dai compiti impropri (pensioni, ricostruzione di carriera, graduatorie di istituto),
- revisione del regolamento sulle supplenze ATA,
- ricognizione sullo stato di attuazione delle posizioni economiche.
La posizione del Ministero
Le difficoltà maggiori nel convincere il ministero sarebbero state riscontrate per quel che concerne il rinnovo dei contratti dell’organico COVID. Al momento i contratti Covid Ata e docenti, a fatica, sono stati rinnovati fino alla fine dell’anno scolastico attuale. I sindacati spingono per riproporli anche l’anno prossimo, o addirittura trasformarli in organico di diritto.
Una situazione difficile da conciliare, perchè nonostante l’organico Covid sia stato sempre slegato dallo stato di emergenza, il fatto che il 31 marzo a livello nazionale questo sia cessato, rende difficile una proroga di un organico strettamente connesso alla pandemia.