Docenti precari: accesso diretto al concorso, ma c’è un obbligo
Se non ci saranno sostanziali novità derivanti dalle pressioni di sindacati e forze politiche che stanno manifestando il loro dissenso, le regole del nuovo reclutamento insegnanti che entreranno in vigore a breve e che varranno per i prossimi anni sanciranno un doppio percorso per neo laureati e precari.
70mila docenti entro il 2024
Non sarà comunque immediata la validità di questo nuovo sistema, che vivrà di una fase transitoria per poi diventare definitivo nel 2025. Fase transitoria in ogni caso dall’efficacia notevole, almeno stando all’annuncio del ministro Bianchi convinto di poter immettere in cattedre fino a 70 mila docenti entro il 2024.
La formazione iniziale e l’abilitazione prevede:
- Un percorso universitario abilitante di formazione iniziale (corrispondente ad almeno 60 crediti formativi), con prova finale
- Un concorso pubblico nazionale con cadenza annuale
- Un periodo di prova in servizio di un anno con valutazione conclusiva
Il percorso per i neo laureati
Per accedere al percorso di formazione abilitante bisognerà attendere il conseguimento della laurea. In alternativa si potrà già iniziare nel corso della formazione in aggiunta ai crediti necessari per il conseguimento del proprio titolo. Sarà poi necessario un periodo di tirocinio nelle scuole. La prova finale prevede una lezione simulata. Lo scopo è dimostrare di aver conseguito padronanza dei contenuti disciplinari e disporre di una buona capacità di insegnamento.
Chi sarà abilitato, potrà poi accedere ai concorsi annuali. I vincitori del concorso saranno assunti con un periodo di prova di un anno. Alla fine ci sarà la valutazione finalizzata a verificare le competenze didattiche acquisite dal docente. Se il percorso avrà esito positivo, si procederà con l’immissione in ruolo.
I docenti precari
C’è poi la parte riservata ai precari. Per chi vanta almeno 3 anni nella scuola statale è previsto l’accesso diretto al concorso. Resta l’obbligo di conseguire 30 crediti universitari e svolgere la prova di abilitazione per poter passare di ruolo.
La fase transitoria prevede che chi vanta tre anni di docenza alle spalle ma vuole insegnare possa conseguire i primi 30 crediti universitari, incluso il tirocinio, per poi accedere al concorso. Alla fine si dovranno conseguire gli altri 30 crediti utili ad accedere alla prova di abilitazione per poter passare di ruolo.
È veramente pietosa questa nuova riforma . Chi ha più di 50 anni ed eancora precario , possibile che non possa essere stabilizzato ?? Dopo 20 anni di insegnamento!!!
Perché solo ai docenti con tre anni di pre ruolo e non anche a quelli con due o con uno?
Perché vengono considerati solo gli ultimi 5 anni per la scuola statale?????
È vergognoso altro tempo sprecato altri soldi eventualmente da spendere per avere un diritto acquisito sul campo. Da precario direi una riforma ingiusta e poco equa