Proroga organico Covid 2022/2023: ecco perchè il rinnovo è indispensabile
La proroga dell’organico covid per il prossimo anno scolastico non ci sarà. Al momento questa decisione è definitiva, ma è chiaro che la speranza (anche slegata da un’eventuale e non auspicabile recrudescenza dei contagi legati alla pandemia) c’è ancora da parte dei diretti interessati e dei sindacati che porteranno avanti una battaglia per i diretti interessati e per le scuole che hanno estremo bisogno di questa forza lavoro.
Allentamento delle restrizioni
Perchè è evidente che i protocolli covid non saranno azzerati da settembre, nonostante un allentamento delle restrizioni, che la sanificazione e la pulizia è ancora una priorità rispetto al passato e che l’organico resta insufficiente rispetto alle esigenze, anche pre pandemia, delle scuole.
Il Ministero dell’Istruzione ha presentato ai sindacati del settore scuola la bozza del decreto sugli organici ATA per il triennio scolastico 2022/2025. In tutto sono 204.527 i posti. Secondo i sindacati e dirigenti scolastici, non bastano. Non può essere altrimenti, se si considera che i posti non sono aumentati rispetto all’attuale anno scolastico e che rispetto ad esso bisogna sottrarre l’organico covid.
Riduzione dell’organico
Anzi, si registra una riduzione di 47 unità rispetto al precedente anno scolastico, dovuta al fatto che sono autorizzati 15 posti in meno per gli Assistenti Amministrativi e 31 posti in meno nell’organico DSGA, oltre al collocamento a riposo di un Assistente Amministrativo ex co.co.co, che dunque riduce ulteriormente di una unità la dotazione.
Per la definizione degli organici ATA il Ministero ha considerato il ridimensionamento delle classi stabilito dalla Legge di Bilancio 2022, che ha abbassato da 600 e 500 il numero minimo di alunni per assegnare alle scuole un dirigente scolastico e un DSGA, limite che scende da 400 a 300 nei comuni montani e piccole isole.
Dialogo con i sindacati
Per quel che concerne la distribuzione regionale dei posti, ha considerato una diminuzione di circa 124 mila alunni con disabilità registratasi rispetto all’a.s. 2021/22 e di situazioni specifiche territoriali. Il sindacato FLC Cgil ha avanzato una serie di richieste e il ministero ha aperto alla possibilità di accoglierne una parte, ma per l’organico covid il dialogo resta ancora fermo.