Sciopero generale della scuola: le date in cui si farà
La riforma del reclutamento docenti sta mobilitando i sindacati, sempre più convinti che l’attuale testo non sia adeguato alle esigenze della scuola e che sia un’occasione persa per tutto il movimento che avrebbe avuto invece bisogno di una vera e propria svolta per porre fine ai problemi cronici del precariato e della supplentite.
Le date più probabili
Per questo la sensazione è che lo sciopero generale sia inevitabile per far sentire in maniera unitaria e ufficiale la propria voce in piazza contro la riforma del reclutamento contenuta all’interno del decreto legge 36 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile.
Inevitabile dunque l’ufficialità della mobilitazione unitaria dei sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti con un comunicato unitario.
C’è da capire adesso quale sarà la data individuata per lo sciopero, anche in considerazione del fatto che l’anno scolastico si avvia alla conclusione. I sindacati stanno discutendo e le date più probabili sono gli ultimi due giorni di maggio o il 1° giugno, ma è tutto ancora da verificare.
Le motivazioni dello sciopero
Potrebbe anche partecipare Anief, che scenderà in piazza nello sciopero del 6 maggio.
“Ancora una volta si decidono questioni di grande rilievo per il sistema scolastico attraverso atti unilaterali addirittura con Decreto legge, sfuggendo da ogni confronto con il mondo della scuola. La consapevolezza che la partecipazione al cambiamento contribuisce, accrescendone la qualità e il valore, ai processi di innovazione, evidentemente in questa fase manca del tutto al Governo e alla “politica”. E questo dopo due anni di pandemia, in cui la scuola si è completamente reinventata, e con una guerra che comporta la necessità di accogliere i profughi dall’Ucraina (ne sono arrivati ed accolti oltre 30.000, anche minori non accompagnati)”, scrivono i sindacati che hanno indetto la mobilitazione.
Per quel che riguarda il testo del decreto, si attende il passaggio in Parlamento. Secondo Orizzonte Scuola, ci sarà anche il passaggio alla VII Commissione (quella dell’Istruzione), non solo quello alle Commissioni Affari Istituzionali (I) e Bilancio (V).