Supplenze Gps: aggiornamento in bilico per 700mila precari
Non è ancora arrivata l’ufficialità delle date utili per la presentazione delle domande per l’aggiornamento Gps, ma la questione è oggetto di discussione e anche di polemiche, non solo da parte dei sindacati. A gettare benzina sul fuoco, inevitabilmente, il parere del Consiglio di Stato intervenuto nelle scorse ore sul tema delle supplenze, che in qualche modo attiene anche alla prossima ordinanza ministeriale sull’aggiornamento delle Gps attesa da un giorno all’altro.
Le situazioni controverse
Il Consiglio di Stato ha sollevato alcune questioni, tra le quali l’eccessiva severità delle sanzioni per i supplenti, i controlli dei punteggi, l’assegnazione delle sedi, la questione delle tre annualità di insegnamento su sostegno per accedere alla 2 fascia sostegno, il contenuto delle tabelle di valutazione dei titoli, il tema delle dichiarazioni mendaci, la procedura informatica dell’assegnazione delle supplenze da inserire in altri provvedimenti.
“Sono tutti i temi per cui la UIL Scuola – scrive il sindacato in un comunicato stampa – ha chiesto a suo tempo l’immediata soluzione anche in vista della pubblicazione della stessa Ordinanza Ministeriale, che contiene quasi tutte le criticità evidenziate dal Consiglio di Stato e presenti nel Regolamento, con la quale il Ministero vorrebbe dare avvio al nuovo aggiornamento delle graduatorie per il biennio 22/24″.
Un’ordinanza che nasce già vecchia
Il timore del sindacato è che si assista alla pubblicazione di un’ordinanza già vecchia, o quantomeno già criticata apertamente in alcuni punti dal Consiglio di Stato: “Ora si rischia di pubblicare una Ordinanza Ministeriale i cui contenuti non sono condivisi dal Consiglio di Stato, anche se presenti in altro provvedimento, e per i quali il Ministero dovrà provvedere a nuove formulazioni“.
Coinvolti 700mila precari
Il sindacato sottolinea l’importanza della procedura, che riguarda un numero di precari altissimo il cui futuro prossimo dipende proprio da questo aggiornamento: “Una procedura che potrebbe riguardare fino a 700mila persone, continua mietere vittime e a ritardare, con una visione miope e autoritaria, provvedimenti che riguardano la vita delle persone.
Per tali motivi la UIL Scuola rivendica la riapertura del confronto in materia di supplenze per arrivare ad un testo condiviso che vada nella direzione di tutela dei diritti del personale e che nello stesso tempo eviti le storture che lo stesso personale ha dovuto subire negli ultimi anni con ricadute gravi sui nostri alunni“.