Sciopero scuola 30 maggio 2022: a rischio anche gli scrutini?
Si profila un fine anno scolastico caldo in virtù dello sciopero generale della scuola proclamato per l’intera giornata del 30 maggio che in sindacati hanno proclamato per protestare contro quella che a loro avviso è una riforma della scuola iniqua e scritta male. Uno sciopero la cui portata, combinata con la data in cui va a cadere, rischia davvero di essere ricordato come uno dei più significativi. La data (ara in ballottaggio con altre ipotesi a inizio giugno) è stata stabilita dai sindacati di categoria al termine di una riunione che si è svolta al ministero del Lavoro.
Le criticità riscontrate dai sindacati
La proclamazione dello sciopero è stata ufficializzata dopo aver riscontrato il silenzio da parte del ministero nei confronti delle richieste di modifica al decreto che contiene la riforma del reclutamento scolastico approvato nei giorni scorsi dal Governo senza aver preliminarmente imbastito un adeguato confronto e dialogo con i sindacati stessi.
I sindacato Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams, sottolineano in particolare tre criticità nella riforma della scuola:
- lo stralcio completo delle disposizioni di legge che incidono sulla libera contrattazione
- l’individuazione di risorse finanziarie adeguate per procedere al rinnovo contrattuale
- la stabilizzazione del personale precario che viene enormemente penalizzato dalle nuove regole
“La rigidità del ministero rispetto alle questioni sollevate non ha lasciato margini – sottolineano Francesco Sinopoli, Ivana Barbacci, Pino Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio – per questo abbiamo deciso di avviare un percorso di forte protesta, con diverse forme di mobilitazione, non escluso lo sciopero degli scrutini, e di informazione capillare del personale della scuola”.
I sindacati chiedono
- Lo stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale;
- L’avvio immediato della trattativa per il rinnovo del Contratto, scaduto da tre anni, essendo ormai già iniziato un nuovo triennio contrattuale;
- L’implementazione delle risorse per addivenire all’equiparazione retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio e il progressivo avvicinamento alla retribuzione dei colleghi europei;
- L’implementazione delle risorse per la revisione e l’adeguamento dei profili Ata;
- L’eliminazione degli eccessi di burocrazia nel lavoro dei docenti;
- La restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti;
- La revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole per il personale docente, educativo e ATA;
- La riduzione del numero di alunni per classe;
- Il contenimento della dimensione delle istituzioni scolastiche entro il limite di novecento alunni per scuola;
- Modalità specifiche di reclutamento e di stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto, che superino il precariato esistente a partire dai precari con 3 o più anni di servizio;
- Modalità semplificate, per chi vanta una consistente esperienza di lavoro, di accesso al ruolo e ai percorsi di abilitazione;
- La previsione di un organico straordinario di personale della scuola, per gestire le emergenze legate al perdurare della pandemia e all’accoglienza degli alunni provenienti dalle zone di guerra per l’anno scolastico 2022-23.
- La reintegrazione dell’utilità del 2013;
- La garanzia della presenza di un Assistente Tecnico in ogni scuola del primo ciclo;
- La disciplina in sede di rinnovo del CCNL dei criteri per la mobilità con eliminazione di vincoli imposti per legge;
- l’incremento dell’organico dei Collaboratori scolastici di 2.288 unita secondo l’impegno ministeriale;
- L’indizione del concorso riservato per gli Assistenti Amministrativi Facenti funzione di DSGA con tre anni di servizio nella funzione anche se sprovvisti di titolo di studio specifico (nel nuovo a.s.2022/23 il 30% dei posti sarà vacante);
- L’emanazione del bando di concorso per DSGA;
- La semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie dai compiti impropri (pensioni, ricostruzione di carriera, graduatorie di istituto) re-internalizzando quelli di competenza dell’Amministrazione scolastica;
- La revisione del regolamento sulle supplenze ATA;
- La ricognizione sullo stato di attuazione delle posizioni economiche