Aggiornamento graduatorie Gps 2022: occhio al cambio di provincia
In attesa, da un giorno all’altro, dell’ordinanza che regolamenta l’avvio dell’inoltro tramite istanze online delle domande inerenti l’aggiornamento delle Graduatorie GPS provinciali e di istituto per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24, arrivano indicazioni importanti per i docenti già presenti negli elenchi.
Il cambio di provincia
Una delle opportunità più interessanti riguarda a possibilità di cambiare provincia. La provincia selezionata è valida per tutte le classi di concorso alle quali si partecipa. Questa fattispecie prescinde dal fatto che una provincia potrebbe presentare più opportunità per una classe e un’altra per altra classe di concorso. E’ una regola valida anche nel caso in cui ci si inserisca per infanzia/primaria che secondaria o sostegno.
Chi è inserito nelle GPS 2020/22 non è soggetto ad alcun vincolo. E’ possibile selezionare qualsiasi altra provincia, tranne Trento, Bolzano e Regione Valle d’Aosta in cui vigono le specifiche disposizioni.
La bozza dell’ordinanza
“1. Gli aspiranti presentano istanza di inserimento/aggiornamento/trasferimento, a pena di esclusione, in un’unica provincia, per una o più delle GPS e per le correlate graduatorie di istituto di seconda e terza fascia per le quali abbiano i requisiti previsti.”
La domanda per l’aggiornamento delle GPS darà la possibilità di selezionare le scuole per le graduatorie di istituto di seconda e terza fascia. Ogni candidato avrà la possibilità di selezionare fino a venti scuole per ogni classe di concorso per la quale si è inseriti in GPS.
I circoli didattici
Le istituzioni scolastiche prescelte per l’inclusione nella prima, seconda e terza fascia delle graduatorie di istituto si devono trovare nella stessa provincia indicata per l’iscrizione nelle GPS. Gli aspiranti a supplenze nelle scuole dell’infanzia e primaria possono indicare fino ad un massimo di 2 circoli didattici e 5 istituti comprensivi in cui dichiarino la propria disponibilità ad accettare supplenze brevi fino a 10 giorni con particolari e celeri modalità di interpello e presa di servizio.