Graduatorie, Gps e supplenze

Aggiornamento graduatorie Gps 2022: pesanti sanzioni in caso di rinuncia all’incarico, resta fuori chi consegue un titolo di studio entro il prossimo 20 luglio

Finalmente disponibile il servizio su Istanze Online per la presentazione delle domande relative all’Aggiornamento graduatorie Gps 2022 e sulle Graduatorie d’istituto valevoli per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24. Una procedura che fa la differenza per il mondo dei precari della scuola: basta considerare infatti che parteciperanno a questa procedura qualcosa come mezzo milione di precari solo per le GPS e un milione di insegnanti precari, compresi gli appartenenti alle graduatorie interne alle scuole.

Solo venti giorni di tempo

Le domande si potranno presentare all’interno della finestra temporale individuata dal ministero, che va dalle ore 9 del 12 maggio alle ore 23,59 del 31 maggio 2022. Nonostante il ritardo con cui l’ordinanza è stata emanata, le richieste di sindacati e Cspi non sono state accolte. Si va dalla conferma delle pesanti sanzioni previste fino alla finestra temporale limitata a venti giorni al contrario dei trenta richiesti.

Come detto uno dei capitoli sui quali c’è più polemica riguarda le sanzioni in caso di rinuncia: esclusione a vario titolo dalle Gps per uno o entrambi gli anni sia per contratti a tempo determinato o indeterminato, nel caso del sostegno. Sanzioni anche per chi decidesse di interrompere il servizio dopo avere sottoscritto il contratto a termine.

Si potranno scegliere solo 20 scuole

Conferma invece per la possibilità di cambiare provincia rispetto a due anni f. Resta il vincolo che per il prossimo biennio debba coincidere per Gps e Graduatorie d’istituto. Si potranno scegliere un massimo di 20 scuole.

La procedura sarà interamente telematica mediante Polis Istanze online. Per accedere serve lo SPID o CIE, previa abilitazione al servizio Istanze on line.

Resta preclusa la possibilità di inserirsi per coloro che conseguiranno un titolo di studio entro il prossimo 20 luglio all’estero, e anche prima il diploma di maturità e la laurea in Italia. Stessa sorte che toccherà a chi conseguirà il Tfa sostegno in estate oltre quella data.

Non viene nemmeno sciolta la riserva per la specializzazione su sostegno conseguita entro il 31 luglio con il TFA VI ciclo (inserimento in I fascia) o laurea in Scienze della formazione primaria e il titolo conseguito all’estero non riconosciuto al 20 luglio dal Ministero dell’Istruzione. Si va verso il no all’inserimento con riserva e lo scioglimento della stessa per il diploma ITP o la laurea conseguita entro il 20 luglio (inserimento in seconda fascia).