Aggiornamento Gps 2022: possibile includere i servizi dichiarati nel precedente biennio, il ministero corregge i disservizi della piattaforma
Il ministero e i tecnici responsabili incaricati dal Miur, hanno risolto prontamente le problematiche che si stavano verificando negli ultimi giorni nel corso dell’inoltro delle domanda, da parte dei docenti interessati, per l’aggiornamento della propria posizione in Gps.
Ottimizzazione della piattaforma
Le problematiche riguardavano diversi aspetti del funzionamento della piattaforma stessa per rientrare nella seconda fascia sostegno avendo maturato i 3 anni di servizio. Raccolte le segnalazioni degli utenti e verificato che in effetti i problemi sussistevano, il Ministero ha provveduto a ottimizzare la piattaforma, va detto anche in tempi abbastanza brevi.
La buona notizia è dunque che i tecnici sono riusciti a risolvere molti disservizi che come spesso accade si sono verificati solo a lavori in corso.
Gli interventi effettuati
Ecco gli interventi effettuati dal ministero sulla piattaforma:
- Riguardo alle annualità di insegnamento su posto di sostegno, è stato reso possibile includere i servizi dichiarati nel precedente biennio, sia nel caso in cui il servizio sia stato dichiarato su sostegno, sia nel caso in cui sia stato dichiarato su tipo posto/classe di concorso;
- Per consentire la dichiarazione di ulteriori titoli nel caso in cui il massimo fosse stato raggiunto con un titolo ritenuto non valido dall’ufficio, la piattaforma consente di aggiungere altri titoli; tuttavia in ciascuna sezione il punteggio massimo sarà quello corrispondente al numero di titoli previsti dalla norma;
- Per le certificazioni linguistiche, in presenza di un titolo migliorativo (ad esempio C1 rispetto a B2) il punteggio attribuito sarà quello della certificazione di livello superiore per ciascuna lingua;
- In caso di cancellazione di una graduatoria con servizi associati sarà consentito spostare tali servizi su altra graduatoria, anziché doverli ridichiarare.
C’è tempo fino a fine maggio
Ricordiamo che la finestra temporale per l’inoltro delle domande è disponibile fino alla fine di maggio, e riguarda oltre 700 mila docenti precari che avranno in questo modo la possibilità di aggiornare la propria posizione in vista del prossimo anno scolastico.