Scuola

Aumento stipendio docenti: i 50 euro netti di aumento per i docenti e Ata non bastano, ma arrivano anche i 200 euro di bonus e il taglio del cuneo fiscale in busta paga

Cinquanta euro lordi in più in busta paga al mese. E’ l’aumento che il rinnovo contrattuale porterà nelle tasche dei docenti, dopo essere scaduto da oltre quaranta mesi. Oltre agli aumenti, verranno corrisposti anche gli arretrati. La discussione è ancora in corso e ci saranno ancora molti dettagli da limare prima di giungere a una conclusione per il rinnovo contrattuale degli insegnanti (il nuovo CCLN 2019-2021 che riguarda oltre un milione di addetti) è appena iniziata.

Il budget a disposizione del Governo

Nel frattempo incombe lo sciopero indetto dai sindacati per lunedì 30 maggio, che riguarda gli adeguamenti stipendiali e non solo. Difficile che si riesca a scongiurarlo con un accordo tale che accontenti le parti sociali.

Al momento gli aumenti dovrebbero essere di 90 euro, ma il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, punta ad arrivare a quota dei 100 euro per molti docenti.

Il ministero può contare su circa 2 miliardi, l’obiettivo è arrivare a un incremento del 3,8%, cioè circa 90 euro lordi, dunque 50-55 euro netti in busta paga.

Oltre alla risorse per gli arretrati, non ancora definite, si devono reperire quelle per l’elemento perequativo da 11,50 euro medi previsto dal precedente CCNL 2016-2018. Che garantì ai docenti aumenti retributivi medi di 96 euro lordi al mese (da 80,40 euro minimi a 110 massimi, in base ad anzianità e grado di scuola).

La situazione Ata

Oltre ai 90 euro di aumento, i docenti percepiranno anche il taglio cuneo e i 200 euro di bonus una tantum per far fronte al caro prezzi.

Diverso il discorso per gli Ata, ai quali sono destinate risorse aggiuntive previste dalla manovra 2022, legate alla revisione dei sistemi di classificazione. Si parla di un massimo dello 0,55, ovvero 10-12 euro aggiuntivi.

E’ chiaro che 90 euro lordi mensili di aumento non possono soddisfare i sindacati. Il Ministero dell’Istruzione vuole arrivare a 102-105 euro lordi, perchè il tetto minimo delle tre cifre diventa indispensabile per imbastire una trattativa che possa soddisfare le parti.