Concorso scuola: dal 2025 addio ai quiz, tornano le risposte aperte e vengono confermate le procedure annuali per assumere 70mila docenti
Il fallimento dei quiz non è solo argomento di discussione di sindacati e forze politiche, ma motivo di riflessione da parte del Governo che pur non avendolo ancora comunicato ufficialmente, ha maturato la convinzione che non sia questo il modo migliore per selezionare le abilità del corpo docente.
La modalità dei concorsi
Non è banale quello che ha riferito nel corso dell’audizione del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, al Senato, presso le Commissioni Affari Costituzionali e Istruzione. L’argomento è stato la riforma del reclutamento del personale docente, il decreto legge n. 36, e il ministro ne ha approfittato per tornare sulla questione delle modalità dei concorsi.
Che saranno annuali, per consentire una continua immissione in ruolo di docenti e una possibilità ciclica per i candidati. E che tra qualche anno saranno diversi, nella formula, da quelli che conosciamo adesso.
Lotta al precariato
“I concorsi annuali sono una proposta venuta dal ministro della Pubblica amministrazione proprio per combattere il precariato“, ha spiegato il Ministro dell’Istruzione.
“L’altro modo di fare i concorsi in realtà aveva aperto un numero di contenziosi proprio sulla non comparativi degli esiti delle commissioni“, ha proseguito Bianchi.
“Se si riuscisse a trovare un sistema equilibrato io sono aperto – aggiunge il ministro dell’Istruzione. Anche su questo, il Parlamento è sovrano”.
Domande a risposte aperte
“Teniamo però insieme le compatibilità – precisa -. Come facciamo entro il 2024 per avere almeno 70 mila insegnanti e gestire dei concorsi che non blocchino il sistema educativo?“, si chiede Bianchi, che spiega cosa prevede il decreto 36.
Ci sarà “una Commissione appositamente dedicata fornirà indicazioni precise sulla modalità di svolgimento dei concorsi, che rimarranno così – con test a crocette – fino alla fine del 2024. Dal 2025 torneremo alle domande aperte. Questo perché dobbiamo rispettare il vincolo europeo di assumere 70mila insegnanti con la nuova procedura d’urgenza. L’anno scorso abbiamo assunto 57mila insegnanti, quest’anno ne assumeremo altri 61mila e poi altri 70mila entro il 2024: una delle milestone per accedere ai fondi del Pnrr. Il modo fondamentale di poter procedere è fare percorsi e concorsi”.