Scuola

Bonus carta del docente precari: ottenere gli arretrati non è semplice, il pagamento non avviene in automatico ma bisogna inviare una diffida al ministero

Di importanza simbolica e non solo il riconoscimento della Carta del docente da 500 euro anche ai precari. La decisione è stata confermata anche dalla Corte di Giustizia europea, che con un’ordinanza ha ufficializzato la parità dei diritti in tal senso tra docenti di ruolo e personale a tempo determinato.

Retribuzione aggiuntiva

La decisione è stata presa dal Tribunale di Vercelli, che aveva chiesto alla Corte di Giustizia di pronunciarsi circa la compatibilità con la normativa comunitaria della disposizione di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 107/2015, che esclude espressamente il riconoscimento e il pagamento di una determinata retribuzione aggiuntiva di 500 euro a favore del personale docente del ministero dell’Istruzione assunto a tempo determinato. Da tempo era apparsa iniqua e discriminante la tesi secondo cui questo diritto andava riservato unicamente al personale assunto con un contratto a tempo indeterminato.

Gli avvocati del sindacato Anief, Giovanni Rinaldi, Nicola Zampieri, Fabio Ganci e Walter Miceli, hanno sempre puntato sul contrasto con il divieto di discriminazione tra i docenti a tempo determinato e i docenti di ruolo del mancato riconoscimento della somma di 500 euro annui. Bonus finalizzato all’acquisto di beni e servizi formativi, finalizzati allo sviluppo delle competenze professionali del personale docente, strettamente correlato anche all’attività di un precario.

Invio della diffida

La VI sezione della Corte di Giustizia Europea, con ordinanza del 18 maggio 2022, ha riconosciuto anche a tutti i docenti precari della scuola il diritto ad usufruire del beneficio economico.

Il bonus in ogni caso non verrà erogato in automatico ai precari, nonostante il riconoscimento del diritto. Per ottenere il bonus, bisognerà inviare una diffida, tramite Pec all’indirizzo certificato del Ministero, per iniziare la procedura. Servirà quindi una vera e propria azione legale, almeno inizialmente, da parte dei docenti precari per ottenere la corresponsione della Carta docenti per tutti gli anni di servizio prestati con contratto a tempo determinato.

Chi ne ha diritto

Il bonus riguarda:

in servizio a tempo determinato con contratto fino al 30 giugno o al 31 agosto, in uno o più anni dal 2016/2017 al 2021/2022 a tempo indeterminato, ma con uno o più contratti di supplenza al 30 giugno o al 31 agosto, dal 2015/2016 in poi.

Gli arretrati cui si ha diritto risalgono all’anno scolastico 2016/17. Rimangono esclusi i precari delle scuole paritarie. E’ necessario dunque inviare diffida per la messa in mora del Ministero, seguita dal ricorso al giudice del lavoro competente (determinato dal luogo in cui attualmente si lavora).

Quindi servirà, in attesa di un riconoscimento ufficiale e automatico, attivare un’azione giudiziaria che deve essere preceduta dall’invio di una diffida da inviare preferibilmente a mezzo PEC o tramite raccomandata A/R.