Decreto reclutamento: tagli al personale e alla card docente, stop al progetto dell’organico Covid aggiuntivo
La reazione delle forze politiche alla riforma del reclutamento dimostra le criticità di una serie di misure che dovrebbero migliorare il mondo della scuola ma rischiano di paralizzarne la struttura, rimandando di tanti altri anni la soluzione a problemi storici come precariato e stipendi.
Otre 300 richieste di modifica del testo
Secondo molte forze politiche, con questa riforma il Governo rischia di cambiare in peggio il reclutamento e la formazione permanente degli insegnanti. La stessa presentazione di oltre 300 richieste di modifica del testo, pervenute alla 1ª commissione (Affari Costituzionali) e 7ª (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato, dimostra il malcontento nei confronti di una riforma inutile e dannosa.
Formazione garantita a tutti
“Prendiamo atto – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che le nostre richieste sono state recepite da una parte dei politici che reggono anche la maggioranza parlamentare. Approvare questo decreto legge sul nuovo reclutamento allontanerebbe ancora più l’Italia dalle indicazioni che arrivano da Bruxelles e dalle sentenze di Lussemburgo sul precariato da combattere, non di certo da conservare come invece continua a fare il nostro Paese. Inoltre, se si vogliono premiare i docenti perché insegnano, allora si cominci a dare loro una retribuzione degna di questo nome, senza dimenticare di assegnare la Carta docente ai precari e come ha stabilito di recente la Corte di Giustizia Europea. La verità è che la formazione deve essere garantita a tutti precari e di ruolo, docenti, educatori e Ata, ovviamente retribuita e svolta in orario di servizio: approvando i nostri emendamenti, tutto questo si potrebbe realizzare fornendo così – conclude Pacifico – le risposte alla scuola che il nostro Governo continua ad eludere”.
Emendamenti in Senato
L’on. Luigi Gallo già nei giorni scorsi aveva chiesto a Governo e Parlamento di “fermare i tagli e i quiz a crocette”, oltre che “investire in modo serio sull’aumento degli stipendi per il personale scolastico”. Oggi ha aggiunto che “abbiamo ottenuto un Pnrr per 19 miliardi accompagnandolo con un progetto di riforma sulle classi pollaio ed avevamo iniziato un percorso con l’organico Covid aggiuntivo”. Inoltre, “il decreto reclutamento fa tagli al personale e alla card docente, un controsenso”, quindi lancia “un appello al Pd e agli altri partiti affinché si uniscano alla nostra battaglia, scongiurare i tagli votando gli emendamenti che abbiamo depositato al Senato”.