Fase transitoria precari: assunzione dalle graduatorie Gps da trasformare poi, dopo l’anno di formazione, con conversione dei contratti in tempo indeterminato
Estate per il mondo della scuola e il ministero in particolare significa tutt’altro che vacanza. Soprattutto se all’orizzonte ci sono una serie di questioni da sistemare che i sindacati non vogliono più procrastinare, e che docenti e ata auspicano vengano risolte in fretta. In agenda ci sono diverse questioni, ma una delle più urgenti è sicuramente rappresentata dal rinnovo del contratto scuola, scaduto ormai da tempo immemore.
Aumento stipendi e saldo arretrati
Contratto scuola che comprende una serie di situazioni da chiarire e sistemare, la più concreta e urgente delle quali, inutile sottolinearlo, è rappresentata dal rinnovo dei contratti dal punto di vista della remunerazione, con contestuale saldo degli arretrati.
La prossima in questo senso sarà una settimana bollente, non soltanto dal punto di vista dell’aumento delle temperature ormai saldamente allineate in tutta la penisola con un’estate che è arrivata come sempre più spesso accade in anticipo rispetto alla sua data canonica. Bollente soprattutto perchè si capirà se ci sono margini di manovra rispetto alle cifre pattuite diverse settimane fa, e che costituivano un minimo sufficiente per accontentare, ma non soddisfare in pieno, i sindacati.
Fase transitoria
Ma non c’è solo l’aspetto economico a turbare il sonno dei sindacati. Urgono chiarimento sulla fase transitoria per la gestione del precariato. Sindacati e unione europea chiedono una procedura certa per l’assunzione dei precari, una sorta di rinnovo della procedura che qualche tempo fa era rappresentata dall’assunzione dalle graduatorie permanenti. In futuro si prospetta l’assunzione in una prima fase dalle GPS, da trasformare poi, dopo l’anno di formazione, attraverso la conversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.
Ritorno al passato
La fase transitoria dovrà essere caratterizzata dall’assunzione da GPS, senza vincoli, per poi inserire chi è in seconda fascia nel nuovo sistema di formazione iniziale. Sulla falsa riga di quanto accadeva con le SISS, con un canale di abilitazione di un anno ai precari con 36 mesi di servizio, poi inseriti nelle graduatorie permanenti per entrare nei ruoli.