Immissioni in ruolo a settembre 2022: ripristino doppio canale di reclutamento e attingere dalla seconda fascia Gps se Gae e prima fascia fossero esaurite
Archiviato o quasi l’anno scolastico, con i soli esami di Stato a costituire un’importante ma parziale appendice per gli istituti e gli alunni italiani, è già tempo di pensare a quel che sarà l’anno prossimo. Con un’estate che sarà caratterizzata dalle discussioni, accese, inerenti il rinnovo del contratto scuola e i dettagli da limare per quel che concerne la riforma del reclutamento scolastico.
Assunzioni insufficienti
Con il dubbio legato all’evoluzione della pandemia, che in autunno potrebbe subire una recrudescenza (ma in questo caso non si può far altro che aspettare e incrociare le dita, con un cauto ottimismo basato sull’attuale situazione) si pensa all’assunzione dei docenti che completerà il quadro del 2022.
Il ministro Bianchi assicura che saranno circa 60 mila i professori assunti da più graduatorie. Numeri importanti, ma comunque insufficienti rispetto alle stime dei sindacati che raccontano di un ammanco di 80 mila cattedre. Cui vanno sommate le cattedre per il sostegno, di cui almeno altre 60mila continuano ad essere collocato in deroga, fino al 30 giugno.
Le soluzioni proposte
I sindacati sottolineano come le cattedre su cui poter assumere, attualmente scoperte, sono quasi il triplo rispetto a quelle annunciate dal ministro dell’Istruzione. Non solo: quelle che verranno trasformate l’anno prossimo (scolastico) in contratti a tempo indeterminato saranno molte meno rispetto al contingente autorizzato dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
Una situazione di stallo che il ripristino del doppio canale di reclutamento potrebbe risolvere. I sindacati chiedono che i docenti arrivino al ruolo attingendo anche dalla seconda fascia Gps nel caso in cui Gae e prima fascia fossero esaurite.
Modifiche ai concorsi
Questo perchè c’è generale sfiducia attorno alle potenzialità dei concorsi: che comportano tempi lunghi nonostante le semplificazioni delle procedure e nonostante la promessa di una cadenza annuale degli stessi a partire dal prossimo anno. I sindacati chiedono abilitazioni in corsa per chi ha i titoli per essere assunto, specializzazioni su sostegno per chi lo richiede, assunzioni da tutte le graduatorie esistenti. Capitolo a parte quello del personale Ata, anch’esso assolutamente insufficiente: la necessità è di assumere sul 100% dei posti liberi, il doppio di quello che avviene adesso.