Concorso straordinario bis abilitazione: assegnazione della metà dei posti vacanti dalle graduatorie dei precari, sulla base degli anni di servizio svolto, anche da seconda fascia Gps
Sono ancora in corso le procedure inerenti la possibilità di prendere parte presentando la propria candidatura al concorso straordinario bis. La finestra temporale sarà considerata esaurita dal 16 giugno, data fino alla quale è possibile inoltrare la propria richiesta di partecipazione alla selezione per la scuola secondaria riservata ai precari con 3 anni di servizio negli ultimi 5, con almeno una annualità di servizio specifica della classe di concorso per la quale si partecipa.
Procedura articolata in maniera particolare
Poi sarà la volta del concorso vero e proprio, composto da una procedura articolata in maniera particolare: una sola prova orale dalla durata massima di trenta minuti. L’anno prossimo si procederà poi ad assunzione e abilitazione. Il neo della procedura è il limitato numero di candidati che verranno messi in ruolo.
Se si considera le supplenze annuali dello scorso anno, oltre 200mila, si capisce come un bando che prevede solo 14 mila vincitori, senza idonei, possa risolvere solo una piccolissima parte della supplentite che affligge la scuola italiana. Il tutto complicato dal fatto che sono previste unicamente 115 classi di concorso della secondaria.
Grandi esclusi gli insegnanti della scuola dell’Infanzia, Primaria e su Sostegno. I ricorsi collettivi in questo senso non mancheranno, sia per provare ad aumentare il numero dei vincitori, che per l’esclusione dei docenti di sostegno e di scuola d’infanzia e primaria e per il fatto che il servizio della scuola paritaria non sarà valutato come titolo di accesso.
Doppio canale di reclutamento per correggere il concorso
I numeri parlano chiaro: al concorso parteciperanno circa 45-50mila candidati, pochi rispetto alle 139mila cattedre assegnate ai supplenti lo scorso anno, cui vanno aggiunti altri 73 mila supplenti per Infanzia e Primaria esclusi dal bando, destino simile agli 80mila insegnanti di sostegno.
I sindacati spingono per l’assegnazione della metà dei posti vacanti, per le immissioni in ruolo, attraverso le graduatorie dei precari, sulla base degli anni di servizio svolto, anche da seconda fascia Gps. In altre parole ripristinando il doppio canale di reclutamento.