Scuola

Contratto scuola 2022 firmato: rinnovo delle tabelle economiche, recupero del 2013, indennità di rischio e di sede oltre ad aumento stipendi e saldo degli arretrati

Sarà un’estate contrassegnata dalle trattative per fare in modo che il rinnovo del contratto scuola 2022 sia firmato entro il prossimo anno scolastico. Il contratto docenti e ata è scaduto da molti mesi e sul quale trovare un accordo non sarà semplice. E non solo sulla parte economica che prevede aumento stipendi e pagamento degli arretrati. La discussione riguarda anche la parte normativa generale che dovrà intervenire su diversi aspetti del meccanismo che regolamenta il mondo dell’istruzione.

Aumento stipendio e pagamento arretrati

Il tema dell’aumento stipendio, che si lega a doppio filo al pagamento degli arretrati, è ormai ben delineato. I fondi a disposizione sono limitati, i sindacati ne sono consapevoli e per questo puntano a chiudere subito la trattativa sulla base degli ultimi accordi presi: aumento lordo intorno ai cento euro o poco più e relativo saldo degli arretrati pregressi.

Una soluzione ponte che consentirebbe di raggiungere un primo risultato, minimo ma comunque sufficiente e soprattutto in grado di costituire una base di partenza seria per la trattativa successiva, che dovrebbe portare al’ rinnovo del contratto scuola attuale.

Recupero del 2013

Per questo probabile che nelle prossime settimane si riesca a sottoscrivere l’accordo che porti i 107 euro di aumento e i 3 mila di arretrati (cifre medie) già finanziati con le ultime leggi di bilancio. Ma come detto gli argomenti di discussione non si esauriscono qui: i sindacati spingono affinchè, anche ai fini della carriera, venga accordato il recupero del 2013. Anno che è scomparso dall’elenco della carriera svolta dai docenti alla luce dell’accordo con l’amministrazione che risale al 2011.

Per finanziare il 2013 servono però 600 milioni di euro, e convincere il ministero, tramite il Governo, a reperire questi fondi non sarà semplice. Nel nuovo contratto potrebbero entrare nuove voci, chieste da tempo dai sindacati, come le indennità di rischio e di sede. I sindacati chiederanno anche di rinnovare le tabelle economiche”. Infine si discuterà della revisione dell’applicazione dello smart working del personale amministrativo e della parità di genere.