Mascherine agli esami di Stato: il ricorso del Codacons contro il loro obbligo viene respinto dal Tar e raccoglie il plauso dell’associazione nazionale presidi
Agli esami di Stato gli studenti dovranno indossare la mascherina. Il dibattito delle ultime settimane sull’opportunità di continuare a obbligare gli studenti a utilizzare un presidio che di fatto è scomparso da quasi tutti gli ambiti del resto della società (non si indossa più per strada, e in molti negozi e ristoranti la gran parte dei clienti non ne fa più ricorso, non essendoci obbligo) trova il suo culmine nella decisione del TAR Lazio.
Respinto il ricorso del Codacons
Che confermando le sensazioni della vigilia, ha deciso di respingere il ricorso del Codacons sull’obbligo d utilizzare le mascherine nel corso degli esami di Stato. La richiesta era relativa agli alunni che concludono il primo ciclo di istruzione e che arrivano a fine percorso.
Secondo il TAR, è ancora necessario utilizzare le mascherine, confermando come l’ordinanza del Ministro Speranza è da considerare assolutamente legittima. Il motivo è molto semplice: è una decisione che risulta coerente con quanto prevede la legge.
Provvedimento iniquo
Di tutt’altro parere il Codacons che riteneva il provvedimento iniquo considerato che l’obbligo non sussiste per altri lavoratori. Di qui la decisione di presentare ricorso contro il provvedimento che impone l’obbligo di mascherina a scuola. Questo perchè si tratta di un obbligo che non è previsto anche per i lavoratori in genere.
Non ha però convinto questa tesi il TAR, dal momento che bisogna partire dal presupposto che al momento la legge prevede l’obbligo di indossare la mascherina fino al termine dell’anno scolastico. Anno scolastico che termina non con la fine delle lezioni ma con la data del 31 agosto. E’ dunque compresa nell’anno scolastico tutta la fase che prevede l’attuazione degli esami di Stato.
Il plauso dei presidi
Una decisione che probabilmente non soddisfa gli studenti, almeno una parte, quelli che avrebbero preferito viste anche le alte temperature, non essere obbligati a indossarla. Tutti gli altri avrebbero potuto farlo liberamente.
Una decisione che trova concorde il Presidente dell’ANP, Antonello Giannelli: “Queste continue polemiche sull’utilizzo delle mascherine sono inutili e antieducative oltre che assolutamente inadeguate alla gravità dei tempi che stiamo vivendo”.