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Lavoro agile Ata scuola 2022: nel rinnovo del contratto anche accordo individuale con il lavoratore, fasce orarie di lavoro, di disconnessione, di contattabilità e di inoperabilità

Il rinnovo del contratto scuola, nell’immaginario dei dipendenti del settore scolastico, incentrato soprattutto sulle questioni economiche inerenti l’aumento degli stipendi e il conseguente versamento degli arretrati, essendo il contratto stesso già scaduto da quasi quattro anni.

Non solo aumento degli stipendi

Nonostante sia comprensibile che l’aspetto economico catalizzi maggiormente l’attenzione di docenti e ata, il quadro dei punti da chiarire in sede di contrattazione non si esaurisce qui. Ci sono infatti le questioni normative a tenere banco, e non sono di secondo piano, anche se a un primo occhio disattento così potrebbe sembrare.

Il tutto in ogni caso è rimandato a fine mese: prima non sono previsti ulteriori incontri tra le parti, e questo non è sicuramente un bel segnale se si considera il ritardo già accumulato negli scorsi anni. In ogni caso prima dell’inizio del prossimo anno scolastico difficilmente si arriverà alla conclusione di un accordo tra le parti, per cui è facile immaginare che l’estate possa proseguire tra tira e molla per arrivare a una soluzione che accontenti, in linea di massima, tutti.

La gestione del lavoro agile Ata

A livello normativo, uno dei punti sui quali i sindacati pretendono chiarezza è la gestione del lavoro agile per il personale Ata. In particolare per quel che riguarda il lavoro agile per il personale di segreteria nelle scuole. Al momento la trattativa è ferma alla proposta presentata dall’ARAN che ricalca quanto previsto dagli altri contratti.

Si partirebbe da un accordo individuale con il lavoratore, che ne stabilisce i limiti temporali. L’accordo potrà essere a tempo determinato o indeterminato.

All’interno di questo accordo, andranno definite le modalità pratiche di lavoro agile. Sono dettagli che attengono i giorni in cui il dipendente svolgerà il servizio in smart working e in quali invece sarà regolarmente nella postazione lavorativa effettiva.

I punti da definire

Dovranno essere regolamentate le fasce orarie di lavoro e di quelle di diritto disconnessione. Particolare attenzione andrà prestata ai tempi di riposo, che potranno essere modulati in maniera flessibile, fermo restando il rispetto del tempo complessivo previsto che non dovrà subire flessioni.

Si discuterà poi dell’orario di lavoro, che dovrà rispettare quello in presenza. Da sancire le cosiddette fasce di contattabilità, quelle in cui il lavoratore dovrà rendersi disponibile telefonicamente, via web e mail.

E poi la cosiddetta fascia di inoperabilità, quella in cui il lavoratore sarà autorizzato a non erogare alcuna prestazione. Dovrà essere di almeno 11 ore in cui il dipendente non potrà lavorare. Il periodo di riposo notturno andrà dalle 22 alle 6 del mattino.