Abilitazione insegnamento: valido come titolo di accesso ai concorsi per il reclutamento docenti l’abilitazione o il conseguimento dei 24 Cfu in specifici SSD ovvero i 36 mesi di servizio
Tra circa un mese gli uffici scolastici territoriali e le scuole polo riusciranno a concludere tutte le procedure di valutazione delle tantissime domande pervenute in merito all’aggiornamento delle graduatorie Gps. Sarà indispensabile non andare oltre questa soglia temporale, in considerazione del fatto che poi ci sarà bisogno di un margine di tempo, prima dell’avvio del prossimo anno scolastico, per produrre le graduatorie provvisorie, Visualizzate le quali, i candidati avranno la possibilità in caso di errore riscontrato di presentare reclamo.
Assegnazione degli incarichi
Le scuole si occuperanno anche delle graduatorie di istituto della seconda e terza fascia per gli aa. ss. 2022/2023, 2023/2024. A quel punto tutto sarà pronto per procedere con l’assegnazione degli incarichi in vista dell’a. s. 2022/2023.
Gli errori però sono da valutare attentamente in fase di valutazione delle domande. Molti candidati, che per questo motivo finiranno per essere depennati dalle graduatorie, hanno presentato domanda ritenendosi abilitati, pur non disponendo di tutti i requisiti richiesti.
Richiesta di inserimento in prima fascia
Chi ha erroneamente fatto richiesta di inserimento in prima fascia delle Gps anziché in seconda, rischia l’esclusione. Il caso più comune riguarda coloro i quali sono in possesso di titolo di studio valido per insegnare in una determinata classe di concorso e l’attestato che certifica i 24 Cfu sulle competenze pedagogico-didattiche.
Purtroppo non sempre questo basta per ottenere l’abilitazione. Una situazione che però va valutata di volta in volta, perchè non mancano i ricorsi accolti in cui il legislatore ha individuato, quale titolo di accesso ai concorsi per il reclutamento docenti, l’abilitazione e/o il conseguimento dei 24 Cfu in specifici SSD ovvero i 36 mesi di servizio. Ritenendo questa condizione equivalente al possesso dei 24 Cfu.
Altri errori comuni
Si rischia l’esclusione anche nel caso in cui si dichiarano titoli dei quali non si è ancora effettivamente in possesso. Oppure capita di sommare il punteggio della certificazione d’inglese B2 al punteggio della C1 invece di inserire solo il titolo più alto. Altro errore è quello di inserire sia la laurea triennale che quella specialistica. Senza dimenticare chi dichiara il possesso di certificazioni informatiche che non sono ritenute valide e quindi riconosciute dal Ministero.