Scuola

Riforma reclutamento docenti: assunzione a tempo indeterminato con anno di formazione per i precari con 36 mesi e docenti di ruolo e conferma nei ruoli di chi fa il tirocinio

Il destino della riforma del reclutamento docenti è strettamente connesso all’approvazione (o meno) dei numerosi emendamenti presentati da diverse forze politiche e sindacati, che insistono affinchè si intervenga su alcuni aspetti molto lontani dalla filosofia immaginata per il futuro degli insegnanti.

In gioco la trasformazione della scuola

Il ministro Bianchi, nelle settimane successive alla comunicazione del decreto, non ha mostrato di voler attuare il minimo passo indietro rispetto a una struttura in cui crede fortemente e che continua a difendere a spada tratta.

Proprio nelle scorse ore, in merito alla riforma reclutamento al vaglio delle commissioni Istruzione e Affari Costituzionali del Senato, ha ribadito che il Pnrr “è fondamentale e determinerà la trasformazione della nostra scuola”, attraverso i “sei pilastri che riguardano come si formano i docenti e il modo in cui si assumono i docenti”. Secondo il ministro, inoltre, questa riforma eleverà “la qualità della formazione dei nostri insegnanti”.

Tutto è rinviato al 20 giugno quando ci sarà la votazione che ci dirà di più su cosa aspettarsi.

I sindacati, a cominciare da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sottolineano come prioritaria alla riforma sia la cancellazione della supplentite, finalizzata a stabilizzare i 210 mila precari che stabilmente occupano una cattedra su quattro priva di docente titolare.

Le richieste dei sindacati

La strada da seguire è l’istituzione del doppio canale di reclutamento nella fase transitoria con assunzione da Gps e con corso abilitante per chi sprovvisto. Tra gli emendamenti figura anche la richiesta della introduzione dell’assunzione a tempo indeterminato con anno di formazione per i precari con 36 mesi e docenti di ruolo, a regime. Si parla poi della conferma nei ruoli chi fa il tirocinio, senza nuovi concorsi o nuova valutazione, al pari di chi è stato assunto con riserva dopo l’anno di prova superato.

Infine gli emendamenti puntano all’avvio del concorso per titoli per docenti di religione cattolica, all’ammissione in sovrannumero al Tfa sostegno per chi ha svolto 36 mesi su sostegno e docenti di ruolo, all’assunzioni degli idonei dei concorsi e da Gae e Gmre, alla conferma delle immissioni in ruolo degli assunti da prima fascia Gps senza nuova valutazione, all’assegnazione provvisoria per tutti e abolizione vincoli residuali su mobilità.