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Assunzioni Personale Ata: ripristino contingente di immissioni in ruolo pari al numero totale di posti vacanti e disponibili e assunzione precari con almeno 36 mesi di supplenze

Il precariato nella scuola non riguarda soltanto i docenti, di cui probabilmente si parla più spesso, ma anche e soprattutto il personale Ata, che hanno superato quota 200mila supplenti, mettendo in allarme i sindacati che ancora una volta chiedono interventi importanti al ministero per correggere una direzione presa ormai da anni e che sta portando la scuola italiana verso lidi di difficile gestione.

Ripristino contingente immissioni in ruolo

La discussione in questi giorni sul tema della riforma del reclutamento, oltre che sul rinnovo contratto scuola, sta portando i sindacati a tentare una mediazione con il ministero che risulta quanto mai difficile. La richiesta dei sindacati, come spesso accade in questi casi, è mirata a puntare in alto, sapendo che si tratta di richieste di difficile accoglimento, almeno integralmente.

Anief però in virtù dei numeri preoccupanti che emergono in questi giorni chiede di ripristinare un contingente di immissioni in ruolo pari al numero totale di posti vacanti e disponibili. In questo modo si riuscirebbe a coprire i posti vacanti con personale di ruolo.

Le indicazioni della Corte di Giustizia europea

In questi anni, secondo i sindacati, ma anche secondo i diretti interessati, il Governo italiano attraverso il ministero ha attuato una politica deleteria nei confronti del personale Ata assumendo a tempo indeterminato solo sul 50% dei posti vacanti.

Il tutto ignorando la presenza di graduatorie che consentirebbero una politica di immissioni in ruolo adeguata, anche per andare incontro alle indicazioni della Corte di Giustizia europea, che ha ribadito la necessità che i precari con almeno 36 mesi di supplenze beneficino dello stesso trattamento dei colleghi di ruolo.

Cambiare le norme contrattuali

Altra richiesta è l’istituzione per il personale Ata di un organico dell’autonomia che tenga conto delle reali necessità delle istituzioni scolastiche. Più difficile, in un momento in cui la carta docente rischia di essere tagliata, che venga accolta l’estensione al personale ata, anche non di ruolo.

Tornando ai problemi contrattuali, Anief chiede di cambiare le norme contrattuali sulla temporizzazione che impediscono il riconoscimento per intero del servizio pregresso nel passaggio di ruolo e nella ricostruzione di carriera.