Scuola

Aumento stipendio docenti e personale Ata: addio alla speranza di arretrati e aumenti prima delle vacanze, nella migliore delle ipotesi firma a fine agosto e soldi a settembre

Completata o quasi la discussione che porta alla definizione della riforma del reclutamento docenti, sindacati e ministero si potranno concentrare sull’altro importantissimo tema che tiene con il fiato sospeso docenti e personale Ata ormai da diversi anni. Ci riferiamo al rinnovo del contratto scuola, abbondantemente scaduto, he tiene ostaggio gli stipendi del personale scolastico in una partita a scacchi in cui come sempre sono i dipendenti a perdere.

Arretrati e aumenti a settembre

Il ritardo di oltre quaranta mesi con cui il rinnovo arriverà, dovrebbe consentire in ogni di modo di ottenere gli arretrati e l’aumento di stipendio in busta paga. Cifre non all’altezza delle aspettative, delle necessità e dei diritti dei dipendenti del mondo della scuola ma che consentiranno quantomeno di smuovere le acque in cui ci si è impantanati, rappresentando una base di partenza valida per il rinnovo successivo che dovrebbe consentire di iniziare ad allineare le retribuzioni del mondo della scuola almeno a quelle degli altri dipendenti pubblici in Italia.

Il prossimo incontro è fissato per fine mese, e il fatto che anche il Ministro Bianchi sia intenzionato a chiudere in fretta la partita per archiviare un contratto ponte entro agosto rende fiduciose le parti. Se verrà rispettata la scadenza di fine agosto per la firma, ci sono buone possibilità che gli arretrati possano arrivare in tempo per l’avvio del prossimo anno scolastico, contestualmente agli aumenti di 50€ medi netti in busta paga (per i docenti, molto meno per gli Ata).

Risorse aggiuntive nella prossima Legge di Bilancio

Le cifre messe sul piatto non sono quelle che speravano i sindacati, ma se il governo si impegnerà a mettere nella prossima Legge di Bilancio le risorse aggiuntive, come già aveva promesso nel Patto per la scuola firmato un anno fa, per il rinnovo contrattuale dal 2022 al 2024, l’accordo sarà chiuso.

Secondo le stime dei sindacati, l’accordo porterà a 3mila euro di arretrati lordi a settembre per 1,3 milioni di persone, fra docenti ed amministrativi. L’obiettivo è un aumento di 107 euro lordi a dipendente della scuola.