Concorso straordinario bis quando le prove: rischio posti vuoti, non sono previsti “idonei” nè scorrimento della graduatoria
La procedura di presentazione delle domande valide per il concorso straordinario bis sono già concluse e adesso i candidati sono in attesa delle mail di convocazione dopo che il Ministero ha pubblicato il Decreto con le aggregazioni territoriali per lo svolgimento della prova orale.
Convocazione almeno 20 giorni prima
Ogni candidato potrà svolgere la propria prova nella regione in cui ha presentato domanda, a meno che non sia una regione che per esigue domande di partecipazione presentate sia stata accorpata a un’altra.
La mail di convocazione dovrà arrivare almeno 20 giorni prima dello svolgimento della stessa. Per questo è necessario fare attenzione in caso di variazione del proprio indirizzo email: in questo caso bisogna comunicare tempestivamente il tutto all’USR responsabile della procedura concorsuale.
Prova della durata massima di 30 minuti
Con la mail verranno comunicate sede, data e ora di svolgimento. La prova orale avrà la funzione di verificare la preparazione del candidato e valuta la padronanza delle discipline. Potrà durare un massimo di 30 minuti, ma sono previsti eventuali tempi aggiuntivi.
Nel corso della prova, verrà anche valutata la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2.
Non è previsto un punteggio minimo per superare la prova, che dovrebbe svolgersi a luglio. Poi da settembre scatterà la supplenza per il ruolo.
La valutazione della prova
Ogni candidato può ottenere un massimo di centocinquanta punti, di cui cento per la prova disciplinare e cinquanta per i titoli.
I titoli possono essere valutati con un punteggio massimo complessivo di 50 punti.
Non sono previsti “idonei” nè scorrimento della graduatoria. Decisione particolarmente criticata sia da i partecipanti che dai sindacati, perchè si tratta di una struttura di concorso che rischia di creare posti vuoti.
Nel 2022/23 i vincitori saranno assunti a tempo determinato, non prima di aver preso però parte a uno specifico corso di formazione e all’anno di formazione e prova.
Corso di formazione in collaborazione con le università
Il corso di formazione a spese del candidato, prevede 40 ore in collaborazione con le università. Servirà a integrare le competenze professionali.
Se non si supera la prova conclusiva, non si ha diritto alla trasformazione a tempo indeterminato del contratto. In questo caso il servizio prestato nel 2022/23 verrebbe valutato come incarico a tempo determinato.