Scuola

Formazione in servizio docenti: incentivo una tantum di 6mila euro all’anno per ogni insegnante che completerà il percorso richiesto

Uno degli aspetti più controversi della riforma del reclutamento docenti riguarda la parte destinata alla formazione incentivata per gli insegnanti, che doveva essere finanziata con tagli ad altri rami del mondo della scuola: carta del docente e organico per i prossimi anni. Situazione che sembrano scongiurate, soprattutto quella relativa alla decurtazione della carta del docente. Ma i contorni della questione non sono ancora perfettamente delineati.

Percorsi triennali

Quel che è certo è che resta in piedi la prospettiva di una formazione docenti che potrà portare dei vantaggi economici per chi completerà i percorsi richiesti. Si tratta di una formazione pensata per i docenti di ruolo di ogni ordine e grado, strutturata in percorsi triennali a decorrere dall’anno scolastico 2023/2024.

La partecipazione all’attività formativa sarà volontaria per tutti i docenti, esclusi quelli immessi in ruolo in seguito all’adeguamento del contratto. Se il percorso verrà svolto in maniera completa, e se verranno superate delle verifiche previste, il docente avrà diritto a un incentivo economico.

I costi della formazione per i prossimi anni

L’incentivo previsto non potrà essere inferiore al 10% e non superiore al 20% dello stipendio percepito in quel momento. In base a questi parametri, il ministero ha messo in preventivo una spesa nel 2026 circa 40 milioni di euro per 6.557 docenti, che diventerebbero 85 milioni di euro nel 2027 e poi 160 milioni di euro per 26.230 docenti e 236 milioni di euro per 38.689 docenti nel 2029.

Quanto potrà percepire ogni docente

L’incentivo, da conferire una tantum e quantificato al 15% dello stipendio, dovrebbe corrispondere a 6mila euro lordi annui, ovvero circa 500 euro mensili. Come detto le critiche maggiori a questa riforma riguardano il modo in cui questi incentivi sarebbero stati finanziati. Il Ministero aveva individuato la carta del docente e una parte dell’organico sacrificabili in virtù della prevista denatalità dei prossimi anni come fonti utili. Per il momento a carta del docente dovrebbe essere salva, sul taglio dell’organico ci sarà necessariamente ancora da discutere.