Scuola

Abilitazione insegnamento 60 cfu: servirà un master dopo la laurea per accedere al concorso scuola annuale che nella fase transitoria sarà ancora a crocette

Non c’è ancora una chiara indicazione sui costi del master che costituirà la vera novità della riforma del reclutamento voluta dal ministro Bianchi per la scuola del futuro. Quel che è certo, è che ci vorrà abilitarsi all’insegnamento, per partecipare al concorso dovrà ottenere prima i 60 crediti universitari.

Prezzo calmierato per gli aspiranti docenti

Il prezzo sarà calmierato, nel senso che verrà imposto alle università che organizzeranno i corsi di non superare una certa cifra. Ma in ogni caso la polemica è già iniziata per questa ennesima spesa che gli aspiranti docenti dovranno affrontare, e che sarà con ogni probabilità superiore a quella necessaria per conseguire i passati 24 cfu.

Che per lo meno, e questa è una buona notizia, non verranno vanificati con il passaggio da un sistema all’altro ma potranno essere utilizzati nel corso della fase transitoria, per poi scomparire definitivamente, non essendo considerati dl ministro Bianchi adeguati alla formazione docenti.

La prova finale

Lo stesso ministro Bianchi ha definito questo percorso che porterà all’ottenimento dei 60 crediti un vero e proprio master di formazione, che culminerà con prova scritta e prova orale con lezione simulata. Il percorso dovrà essere svolto presso le Università.

Dunque da adesso in poi l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado si consegue con lo svolgimento del percorso universitario e accademico di formazione iniziale di almeno 60 CFU/CFA. Una volta ottenuti i crediti, i candidati dovranno superare una prova finale, alla quale si accede in seguito al conseguimento della laurea magistrale o magistrale a ciclo unico.

La fase transitoria

Per quel che riguarda i concorsi, nella fase transitoria saranno caratterizzati ancora dalle prove a crocette. Poi si passerà alle domande a risposta aperta. In tutto ciò, la semplificazione della loro struttura, dovrebbe consentire, nelle intenzioni del ministro Bianchi, di attuarli con cadenza annuale.