Scuola

Rinnovo contratto scuola: impossibile andare oltre l’aumento mensile netto di 50€ per il ministero, si spacca il fronte dei sindacati e aumenta il rischio scioperi

Non ci sono sostanziali novità in seguito all’ennesimo incontro, e non sarà l’ultimo, tra sindacati e ministero per discutere del rinnovo del contratto scuola ormai scaduto da 2 anni. Il punto cruciale della questione resta la mancanza di disponibilità di fondi che impedirà di accogliere le richieste dei sindacati e di andare incontro alle esigenze di una categoria in attesa di un aumento adeguato da mesi.

I sindacati non sono compatti

Il ministero ha confermato che il budget a disposizione non supera i 2 miliardi, il che significa che il limite di 50 euro netti a docenti non sarà superabile. Se per alcuni sindacati come Anief si tratta di una cifra accettabile, purchè si concluda la trattativa in tempi brevi, per altri sindacati come Gilda degli Insegnanti siamo ben al di sotto dei 150 euro lordi auspicati.

Anche la Uil Scuola sembra orientata a non accontentarsi della proposta del ministero. Luglio sarà un mese che proseguirà all’insegna degli incontri, prima della chiusura delle trattative per la pausa estiva. Trattative che dovrebbero riprendere a fine agosto, quando i sindacati sperano, ma anche il ministero, di firmare per archiviare un rinnovo base per iniziare poi a discutere del nuovo biennio.

Non solo questioni economiche

Al momento l’aumento sarebbe del 3,8% equivalente a 90 euro lordi, dunque 50 euro netti in busta paga.

In base all’aumento, arriveranno nelle tasche dei docenti gli arretrati.

L’aumento stipendiale non esaurisce le questioni inerenti il rinnovo del contratto. C’è anche una parte normativa da definire, come la contrattualizzazione della didattica a distanza, in modo da normare il tempo di lavoro, la sicurezza o il diritto alla disconnessione.

Il rischio scioperi

Nel contratto spazio anche alla novità per i coordinatori di classe, dipartimento o tutor dei neoassunti, la regolamentazione della formazione obbligatoria con formazione insegnanti continua e premiata economicamente una tantum fino a 6mila euro l’anno. Il ministero spera di trovare un accordo prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, anche in modo da scongiurare un avvio all’insegna degli scioperi.