Stabilizzazione precari in seconda fascia: il Miur decide di assumere da prima fascia Gps solo per le graduatorie sostegno, nuovo boom di supplenti il prossimo anno
Porterà numerosi strascichi polemici la decisione del ministero di assumere da prima fascia Gps solo utilizzando le graduatorie del sostegno. L’occasione della riforma del reclutamento era ghiotta, per dare una svolta alla piaga della supplentite in Italia, ma il parlamento ha evidentemente preferito seguire la linea conservatrice del Governo.
Niente doppio canale di reclutamento
E così anche l’ultima speranza di ripristino del doppio canale di reclutamento, sponsorizzato a gran voce da sindacati ed esponenti politici ormai da diversi anni, tramonta qui. Tutta colpa della bocciatura nei confronti del maxi-emendamento della Commissione Bilancio al decreto legge 36 approvato dall’Aula del Senato.
Una brusca frenata per quel che riguarda le assunzioni a tempo indeterminato del personale docente. Restano fuori i precari abilitati e con anni di supplenze. La conseguenza, è che anche per l’anno prossimo si prevede una grande quantità di supplenti, che potrebbe toccare quota 200mila precari annuali.
Mancata assegnazione dei posti
Una tendenza che ha già manifestato le sue nefaste conseguenze lo scorso anno, quando il risultato è stata la mancata assegnazione della metà dei posti assegnati al ruolo e autorizzati dal Mef. Una tendenza negativa iniziata già gli anni passati, quando gli assunti da GPS furono quasi tutti docenti di sostegno.
La riforma del reclutamento e le novità inerenti le norme sulla mobilità e la riattivazione della Call veloce avevano lasciato presagire la possibilità di un finale diverso, che poteva portare a includere nelle immissioni in ruolo anche gli insegnanti curricolari, su disciplina comune, inseriti nella prima fascia.
Stabilizzazione dei precari in seconda fascia
Cosa che non è avvenuta, nonostante fosse a portata di mano una soluzione ideale. La possibilità di stabilizzare i docenti precari inseriti in seconda fascia Gps, nei casi in cui da Gae e prima fascia risultassero esaurite le candidature, è sfumata.
Il quadro viene completato dalla decisione di licenziare maestre con diploma magistrale, nonostante il superamento dell’anno di prova, per poi riassumerle come precarie a settembre con gli stessi alunni. La conseguenza sarà una permanenza del problema del precariato nei prossimi anni, che la riforma del reclutamento, se diversamente gestita, avrebbe potuto sanare.