Docenti precari: nessuna scorciatoia, Bianchi conferma che dovranno sottoporsi a una selezione ma i sindacati chiedono misure urgenti per chi ha 36 mesi di servizio
Sarà un’estate caratterizzata da 65mila assunzioni per il mondo della scuola, che la proietterà grazie alla riforma del reclutamento e a tutto ciò che ruota attorno ad essa verso una nuova formazione sul digitale e, grazie al rinnovo del contratto scuola, ai tanto attesi aumenti di stipendio con saldo degli arretrati. Lo assicura il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in occasione a Palazzo Chigi al tavolo permanente per il “Partenariato economico, sociale e territoriale”.
I soldi a disposizione del ministero per la scuola
La scuola avrà a disposizione 300 milioni nel contratto per finanziare la formazione incentivata sui mestieri dell’autonomia. Dunque non verranno intaccati, per il momento, altri rami dell’istruzione come la carta del docente o l’organico insegnanti.
Si è parlato anche di aumento dello stipendio base degli stipendi degli insegnanti, e qui la situazione si fa più delicata, in virtù delle ultime fumate grigie che hanno creato una spaccatura non tanto tra sindacati e ministero, quanto tra sindacati stessi.
Le garanzie arrivano dalla formazione sul digitale, con 650 mila insegnanti che verranno formati e le immissioni in ruolo, con la previsione di assunzioni a tempo indeterminato di altri 65 mila docenti.
Le misure per i precari
Non si è speso troppo sui precari il Ministro Bianchi, specificando in ogni caso che per loro sarà necessario sottoporsi a una selezione.
I sindacati, presenti all’incontro chiedono particolare attenzione ai precari e al personale Ata, sia per la formazione sia per l’assegnazione della Carta del docente. Urgente poi sbloccare la trattativa sul rinnovo del contratto scuola, che possa garantire in autunno 4 mila euro di arretrati e 150 euro almeno di aumento.
Le richieste dei sindacati
Il tema dei precari si lega a doppio filo con le richieste dell’Europa, che in merito alla mancata stabilizzazione dei precari docenti e Ata della scuola ha sollevato una procedura d’infrazione attiva contro lo Stato italiano.
La soluzione sta nel fare in modo che le immissioni in ruolo previste per i docenti di sostegno in prima fascia Gps siano allargate alle materie curricolari. Stesso discorso per le procedure con il reclutamento dalla prima e seconda fascia delle graduatorie d’istituto provinciali. Necessario anche ammettere in sovrannumero ai corsi abilitanti tutti i precari con 36 mesi di servizio semplificando le procedure concorsuali e di valutazione finale. Urge anche la semplificazione del concorso riservato non selettivo del secondo concorso straordinario e del primo riservato per i docenti di religione cattolica.
La scuola sta man mano diventanto sempre più caotica.
Oltre al ruolo, perché non si trova il modo di far “entrare” i giovani laureati (da anni) anche senza i famigerati 36 mesi? Come può un laureato incominciare a lavorare se non ha fatto appunto i 36 mesi nella scuola perché non gli è stata data l’opportunità? Rendetela più elastica facendo ogni tanto lavorare anche coloro che non lo hanno mai fatto (e che non faranno mai perché lavorano sempre e soltanto gli stessi, acquisendo quindi sempre più punteggio e lasciando fuori i neolaureati), questo xchè non si mandano in pensione quelli con più anzianità di servizio, con patologie che chiedono il pensionamento x causa di servizio, per malattia, per impossibilità a rimanere in cattedra per vari ed ovvi motivi (se un docente non si presenta xchè non vengono chiamati quelli in graduatoria anziché fare coprire la cattedra dal docente che già lavora e che deve impegnarsi fino a tardi per sopperire a alla mancanza del collega?) e, poi, cosa dobbiamo fare con questi concorsi (bastano le GPS). Ogni USP dovrebbe convocare a rotazione.
Mio figlio è laureato x la cc A019 (penalizzato,
tra l’ altro, xchè deve necessariamente insegnare nella secondaria di 2* grado, non
potrebbe insegnare Storia alla secondaria di 1* grado?), “Condannato a rimanere l’eterno mammone” Cerchiamo di SNELLIRE il tutto. In Primis pensionando, come già anticipato, i più “vecchi”.
Grazie!!!