Vaccino obbligatorio scuola: cambiano i termini per la sanzione da 100 euro, le multe vengono comminate dal ministero della Salute
Nell’ambito del Decreto Aiuti, che ha ottenuto il semaforo verde da parte della Camera, arrivano importanti novità anche per quel che riguarda le regole sulla vaccinazione e riguardano anche il mondo della scuola. Il provvedimento adesso è atteso dall’approvazione del Senato, ma non subirà ulteriori modifiche.
La sanzione da 100 euro
Per quel che riguarda la normativa inerente la vaccinazione anti Covid, vengono spostati dal 1° febbraio al 15 giugno i termini per la sanzione da 100 euro. Cambiano dunque con questo provvedimento, le pene previste in caso di violazione dell’obbligo di vaccinazione. Il provvedimento interviene in maniera particolare nei confronti di alcune categorie di lavoratori e di italiani.
La data viene spostata dal primo febbraio al 15 giugno per il mancato inizio del ciclo vaccinale primario,
mancato completamento del ciclo primario (nel caso di due dosi, mancata assunzione della dose di richiamo (dose successiva al completamento del ciclo primario).
Multe del ministero della Salute
Le sanzioni amministrative, dunque le multe, colpiscono i soggetti ultracinquantenni, il cui obbligo di vaccinazione valeva fino al 15 giugno. Coinvolte anche determinate categorie di lavoratori per i quali vige o vigeva l’obbligo di vaccinazione. Per le lavoratrici e i lavoratori dei servizi educativi per l’infanzia, scuole, CPIA, università, Afam e ITS, l’obbligo vigeva fino al 15 giugno 2022.
Passa da 180 a 270 giorni il termine che passa dalla trasmissione da parte della ASL dell’attestazione dell’inadempimento, entro il quale l’Agenzia delle entrate-Riscossione provvede alla notifica dell’avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo. Le multe vengono comminate dal ministero della Salute.
Le misure per l’autunno
La speranza è che questa nuova ondata di contagi che sta colpendo il Paese in questi giorni non porti a ulteriori restrizioni in vista dell’autunno. Probabile un inasprimento di alcune misure come l’uso delle mascherine in alcuni ambienti. In questo senso, la scuola e le classi dovrebbero rientrare in questi ambiti. Almeno nella fase iniziale, quando la coda dei contagi estivi rischia di essere ancora importante.