Mobilità e vincolo triennale: il Tribunale di Roma parla di monopolio sindacale e invita a una riapertura delle trattative per un accordo maggiormente condiviso con il ministero
Continuano le difficoltà nel trovare un punto di incontro tra ministero e sindacati, e non parliamo soltanto della difficile trattativa che attiene il rinnovo del contratto scuola con la spaccatura tra sindacati stessi che dovrebbe portare a un nulla di fatto in merito all’approvazione del contratto ponte di fine agosto. Le difficoltà di dialogo attengono anche altri aspetti del mondo della scuola, e nello specifico quelli relativi alla mobilità e al vincolo triennale. Anche in questo caso l’accordo rischia di essere seriamente in bilico, con il Tribunale di Roma che parla di: monopolio sindacale. Ma la trattativa potrebbe riaprirsi e portare a un rinnovato dialogo e nuove soluzioni.
Accordo con una sola sigla sindacala
La diatriba risale praticamente all’inizio dell’anno, quando in occasione dell’ultimo confronto ci fu un accordo unicamente con una sigla sindacale, la Cisl, che decise di apporre la propria firma sul contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per il triennio 2022-2025.
In quell’occasione, secondo il punto di vista del sindacato, FLC CGIL e Uil SCUOLA provarono in ogni modo di risolvere le problematiche in materia di blocco della mobilità triennale. Lo scopo era quello di creare una sorta di continuità alle scelte operate con il precedente Contratto Integrativo. Secondo il sindacato, il Ministro Bianchi, non ha fatto molto per favorire la trattativa sindacale, procedendo con un contratto che non beneficiava del consenso della maggioranza delle organizzazioni sindacali titolate a contrattare.
Riapertura delle trattative
Secondo una sentenza del Tribunale di Roma – Sez. Lavoro, la mancata apertura delle trattative nei confronti dei sindacati, senza apparente motivazione, rappresenta una condotta antisindacale. Il risultato è stata la creazione di un vero e proprio “monopolio sindacale” che secondo il Tribunale è incomprensibile.
Il sindacato considera molto significativa la decisione del Tribunale di Roma, che di fatto rende nullo l’accordo sottoscritto il 27 gennaio 2022. Adesso il ministero non potrà fare altro che riaprire la trattativa, “riaffermando il tema dei diritti e delle tutele dei lavoratori come elemento centrale nell’intera impalcatura di Stato democratico” afferma Fcl Cgil.
La scuola deve andare in tribunale per questo ed altre cose per fare valere diritti? Siamo messi bene con il governo!