Scuola

Assunzione docenti 2022: torna la call veloce, poi per i soli posti di sostegno, si procederà alle assunzioni straordinarie su posti residuati dalle precedenti fasi

C’è da un lato sorpresa, positiva, alla notizia del numero di immissioni in ruolo autorizzate dal ministero: il numero di 94.130 nuovi insegnanti supera di un terzo quelle previste inizialmente e annunciate dal Governo Bianchi. Il ministero ha comunicato le sue intenzioni ai sindacati, almeno dal punto di vista numerico. Adesso si attendono nuovi dettagli per quel che concerne la ripartizione per province e classi di concorso. Dopodichè inizierà la procedura per le immissioni ordinarie che prevede di attingere per il 50% da graduatorie di merito concorsuali e per il 50% da graduatorie a esaurimento.

Aumento di posti, ma non ancora sufficiente

I sindacati accolgono favorevolmente l’incremento di posti rispetto alle previsioni, ma sottolineano come si tratti di un numero, anche se dovesse essere rispettato, comunque insufficiente rispetto alle necessità effettive della scuola. Secondo Anief, infatti, sommando anche tutti i posti in deroga del sostegno e le cattedre di fatto, sarebbe stato necessario arrivare a qualcosa come 200mila le immissioni in ruolo.

Dunque più del doppio rispetto a quanto previsto dal Governo. Una situazione figlia della decisione di non procedere con la reintroduzione delle graduatorie permanenti. Una strategia che avrebbe consentito, mediante l’esame dei titoli e dei servizi svolti, di assicurare una cattedra, di ruolo, a tutti i precari con oltre 36 mesi di servizio.

Il meccanismo di convocazione dalle graduatorie

La situazione attuale invece, pur rimediando parzialmente alla carenza di cattedre, porterà inevitabilmente a un permanere di supplentite. Il ministero ha deciso di dire no alla proposta del doppio canale di reclutamento, assumendo anche da Gps seconda fascia.

Il timore dei sindacati è che la metà dei posti destinati dal Mef ai ruoli finirà per rimpolpare i contratti a tempo determinato.

La procedura per le immissioni in ruolo prevede che si attinga al 50% da GM e al 50% dalle Graduatorie ad Esaurimento. Ci sono poi le nomine da Graduatorie di merito. In questo caso per la scuola secondaria si effettueranno da GM2016 se ancora vigenti e restando fermo solo il diritto dei vincitori. Poi il restante 60% da GM2018. Resta il 40% per cui si attingerà per metà alle GM2020 ordinario e l’altra metà allo straordinario 2020. La precedenza sarà assegnata alle procedure concorsuali ordinarie.

Torna la call veloce

Per primaria e infanzia, non viene meno la procedura per cui si attinge al 50% dalle Graduatorie ad Esaurimento, con questa procedura: da GM2016 se ancora vigenti e restando fermo solo il diritto dei vincitori. Il restante 50% da GM 2018 e 50% da GM 2020 con precedenza di scelta alle procedure concorsuali ordinarie.

Da non dimenticare la “call veloce”, che consente la chiamata diretta di candidati da altra regione. Questa procedura, reintrodotta dopo un periodo di sospensione, consente la partecipazione alle nomine a domanda. In caso di completo esaurimento delle GM e GaE interne alla regione, prevede la convocazione di candidati comunque inseriti in GaE o GM utili alle nomine in ruolo per la specifica classe di concorso.