Scuola

Aumento stipendio docenti: con le dimissioni di Draghi pesa la decisione dei sindacati di non accettare il contratto ponte, docenti rischiano di trovarsi con un pugno di mosche

La crisi di governo che ha portato alle dimissioni del premier Draghi rischia di paralizzare l’Italia in un momento nel quale, a vari livelli, c’era necessità di proseguire con riforme e provvedimenti, anche in piena estate. Proprio l’estate è il periodo in cui si dovevano fare importanti passi in avanti per tutta una serie di decisioni da prendere.

Un’occasione persa

A cominciare dalla riforma del reclutamento docenti, ancora in via di definizione, e soprattutto il rinnovo del contratto scuola. A questo punta rischia di pesare come un macigno la decisione di quasi tutti i sindacati di dire no alla proposta del ministero di un contratto ponte da approvare subito in modo da far arrivare in busta paga i 100 euro lordi di aumento e i tremila euro di arretrati.

Se l’obiettivo dei sindacati era quello di attendere risorse aggiuntive dalla Legge di Bilancio, la crisi di Governo rischia di rovinare completamente questi piani e di paralizzare ulteriormente il rinnovo del contratto scuola e l’aumento degli stipendi docenti a data da destinarsi.

Addio alle risorse aggiuntive

Rischia quindi di diventare un’occasione persa l’accordo che avrebbe potuto portare a qualche risultato concreto subito, per poi avere modo di ridiscutere il successivo contratto scuola con tempistiche più comode e soprattutto ripartendo da una base più solida.

I sindacati che speravano di ottenere da questo Governo risorse aggiuntive per il rinnovo contrattuale, puntando sulla legge di bilancio, rischiano adesso di restare con un pugno di mosche in mano, al pari dei docenti.

Clima di incertezza

La crisi di governo complica i piani anche per quel che riguarda il reclutamento docenti, anche perchè c’è da capire a questo punto se il ministro Bianchi resterà in carica. Il problema adesso è la riforma del reclutamento e i troppi decreti attuativi che rischiano di paralizzare questa legge.

Preoccupa anche il clima di incertezza in vista della ripresa delle attività scolastiche: senza una guida sicura e con la ripresa dei contagi il rientro a scuola potrebbe essere contraddistinto dal caos.