Scuola

Immissioni in ruolo 2022: a sorpresa il ministero autorizza oltre 94mila assunzioni, ma la crisi di Governo rischia di compromettere il programma per i prossimi mesi

Proprio nei giorni della crisi di Governo che apre nuovi scenari anche per quel che riguarda il mondo della scuola, arriva la notizia che per quel che riguarda le immissioni in ruolo relative all’anno scolastico per i docenti 2022/23 il MEF ha autorizzato più di 94mila assunzioni. La domanda adesso è se le dimissioni di Draghi, per il momento respinte da Mattarella, comporteranno un rimescolamento anche del comparto scuola, che potrebbe se non bloccare, quantomeno rimandare i programmi.

Immissioni da graduatorie

In ogni caso, per il momento tra le 94mila assunzioni ci sono anche quelle del concorso straordinario bis. In tutto dovrebbero essere circa 14.000 posti, relativi al 2021/22. C’è adesso curiosità per capire quali graduatorie verranno utilizzate per le immissioni in ruolo.

Il presupposto è che avverranno attingendo per il 50% da graduatorie ad esaurimento (GaE) e per il 50% da graduatorie di merito (GM) concorsuali. Nei prossimi giorni il ministero provvederà a informare circa il riepilogo specifico dei posti sia per quel che riguarda le province che le tipologie di posto.

I posti ancora disponibili

Una delle poche certezze già acquisite, è che regioni come la Lombardia beneficeranno di un numero più consistente di posti. Se risulta esaurita la graduatoria di un concorso (per titoli ed esami) e ci sono ancora posti disponibili, si dovranno sommare a quelli attribuiti alla corrispondente GaE.

Nel caso in cui la graduatoria ad esaurimento sia esaurita o non sufficiente a livello di posti, si procede a nomina dalle graduatorie concorsuali. C’è poi da considerare che la metà dei posti destinati alle graduatorie di merito concorsuali, vengono divisi tra le varie GM interessate.

Nuovi scenari con la crisi di Governo

Sia per Infanzia/primaria che per secondaria, si procederà con le immissioni in ruolo da GM concorso ordinario 2016, GM concorso straordinario 2018, GM concorso ordinario 2020 (se le GM saranno pronte). Il rischio adesso è che la crisi di governo porti al cambio al vertice di alcuni ministeri, a cominciare da quello della scuola. Il che comporterebbe nuovi rallentamenti proprio all’indomani della riforma del reclutamento docenti e mentre è ancora in corso la trattativa per il rinnovo del contratto scuola che il ministero avrebbe voluto concludere entro fine agosto in modo da assicurare aumenti e arretrati in busta paga a settembre.