Scuola

Rinnovo contratto scuola: proposto un aumento in busta paga di 123€ per i docenti e 75€ per gli Ata, ma sindacati e ministero restano distanti

Ci sono passi in avanti nella trattativa per il rinnovo del contratto scuola tra ministero e sindacati. Il Governo avrebbe messo sul piatto cifre più consistenti rispetto a quelle di cui si era parlato finora, ma per i sindacati non sarebbe ancora sufficiente. L’incontro che si è svolto all’ARAN per parlare del rinnovo del contratto scuola arriva proprio nel giorno in cui il Governo vive il suo momento più delicato, con Draghi che chiede la fiducia per capire se potrà proseguire o se si dovrà prendere in considerazione l’ipotesi di elezioni anticipate.

Il rilancio del ministero

Gli aumenti messi sul piatto non sarebbero sufficienti a convincere i sindacati a firmare il contratto ponte che consentirebbe di chiudere momentaneamente la questione, assegnare stipendi più alti e arretrati al personale scolastico, e gettare le basi per il prossimo rinnovo del contratto scuola.

Le nuove proposte sarebbero per il personale docente, di un aumento medio di 123 euro al mese, per 13 mensilità. Di questi, 21 euro provengono dal MOF per contrattazione integrativa e quindi non per tutti gli insegnanti.

Aumenti anche per il personale ATA, cui andrebbe un aumento di 75 euro + 9,79 per ordinamento professionale + 3,91 nel MOF per contrattazione integrativa, per un totale circa di 90 euro.

L’inflazione galoppa

“Dopo il confronto di oggi sulle risorse – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – poco più di due miliardi di euro per la scuola, abbiamo spiegato motivi per cui occorre portare in busta paga molto di più del 4,22% che verrà riconosciuto, ovvero un incremento medio mese di 102 euro circa, per tredici mensilità, incluso l’elemento perequativo per il personale docente e 88 euro per il personale Ata”.

Anief sottolinea come sia urgente prendere provvedimenti per contrastare l’aumento dell’inflazione arrivata all’8,6% e che a fine anno potrebbe superare la media del 10%. Per questo Anief, da subito, è stato concorde nell’accettare le proposte del ministero, in modo da firmare il contratto ponte.

Parti ancora lontane

Sono cifre migliori rispetto a quelle di cui si era parlato finora, ma lontane da quelle chieste dai sindacati, che puntano a 300 euro lordi. Se le posizioni restano queste un accordo è impossibile.

Questo rende di fatto impossibile la chiusura della trattativa in estate, per fine agosto come sperava il ministero.