60 cfu insegnamento: la riforma del reclutamento va avanti nonostante la crisi del Governo Draghi, arriva il decreto attuativo entro fine mese
Per i sindacati poco soddisfatti dei contenuti della riforma del reclutamento docenti la crisi di Governo rappresenta un’occasione di speranza di veder modificare almeno i punti che hanno costituito maggior motivo di scontro e polemiche.
La riforma del reclutamento va avanti
Ma per il momento, considerato che fino alla data del voto a fine settembre, il Governo Draghi continuerà a traghettare il Paese, ci sono tutte le possibilità che anche la riforma del reclutamento, che ha bisogno di ancora 14 decreti attuativi, possa andare avanti.
L’estate sarà utile al Governo Draghi per completare il passaggio di consegne necessario, e proprio l’estate potrebbe essere fondamentale per la scuola per veder attuati i passaggi fondamentali alla riforma del reclutamento docenti.
Nelle prossime settimane potrebbe essere perfezionato il DPCM che serve a rendere attuativo il percorso dei 60 cfu. Entro fine mese si dovrebbe completare l’iter.
I 60 Cfu per l’abilitazione
Con il DPCM si potrà completare la definizione del percorso formativo da 60 CFU/CFA. Ci sono ancora molti nodi da sciogliere: i contenuti del percorso, il costo dello stesso e l’eventuale tetto massimo che il ministero vorrà imporre alle università.
L’offerta formativa corrispondente a 60 crediti formativi universitari o accademici necessari per la formazione iniziale si legherà a doppio filo alla nuova abilitazione.
Il nuovo reclutamento docenti prevede una nuova metodologia di selezione per l’accesso degli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il percorso abilitante di 60 CFU, con ogni probabilità, verrà istituito a numero chiuso per fare in modo che non vengano abilitati più docenti della necessità delle scuole e della possibilità di stabilizzarne.
La fase transitoria
Superata la fase transitoria, non ci sarà altro modo per conseguire l’abilitazione. I 24 CFU acquisiti entro il 31 ottobre 2022, saranno validi e si potranno integrare per arrivare al numero richiesto di 60 Cfu.
Per diventare insegnanti servirà dunque laurea magistrale (triennale per ITP) + percorso abilitazione di 60 CFU + concorso + anno di prova in servizio con test finale e valutazione conclusiva.
La fase transitoria consentirà fino al 31 dicembre 2024 ai candidati dei concorsi a cattedra di accedere con soli 30 CFU o 24 per poi integrare i restanti dopo aver superato il concorso a cattedra. Fase transitoria che poi scomparirà tra il 2025 e il 2026 quando la riforma del reclutamento entrerà definitivamente a regime e sarà l’unico metodo per diventare insegnanti.
Docenti con tre anni di servizio
I docenti con tre anni scolastici di servizio anche non continuativi, svolti entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso, nei cinque anni precedenti nelle scuole statali potranno partecipare al concorso.